Secca risposta

Quiliano, bilancio tra le polemiche. L’assessore: “La minoranza dice bugie”

comune quiliano

Anche a Quiliano è scontro tra maggioranza e opposizione sull’approvazione del bilancio previsionale. Ieri l’attacco deciso della minoranza e del gruppo “Progetto Comune”, oggi è arrivata la replica dell’assessore al bilancio Pierluigi Lavazelli, che afferma: “L’approvazione dei Bilanci di previsione dei Comuni sono strettamente subordinati all’informazione sull’entità dei trasferimenti dello Stato, tale dato è dirimente rispetto alle possibilità di spesa che il Comune può iscrivere: responsabilmente appena abbiamo avuto contezza di quanto erano i trasferimenti, come anche nel nostro interesse, abbiamo prontamente proposto i bilanci all’approvazione del Consiglio Comunale con le modalità consentite dalla normativa e nel rispetto dell’informazione dovuta ai consiglieri regolata anch’essa nella qualità e nella quantità dalla legislazione contabile vigente”.

“Sull’aumento della tassazione, al contrario di quello che è stato scritto dalla minoranza consigliare, affermiamo che nel Bilancio previsionale 2016, non sono aumentate le tasse: non abbiamo voluto e non avremmo neanche potuto visto che la legge di stabilità 2016 impedisce qualunque aumento della tassazione locale e, anzi i cittadini non pagheranno per scelta del Governo, la Tasi sulla prima casa. L’unica eccezione consentita dalla legge riguarda la Tari, la tassa infatti deve coprire i costi del servizio, in questo caso l’adeguamento del 5% è dovuto ad un maggior costo e alla diminuita la metratura di riferimento della tassa (meno soggetti per diversi motivi tenuti a pagarla). Sempre in merito alla Tari dispiace constatare il parere negativo espresso dalla minoranza anche sulla deliberazione che conferma l’abbattimento della tassa per le famiglie numerose ed a basso reddito”.

“Per il resto ci si è adeguati alle disposizioni della legge di stabilità che ha disposto in modo tassativo la riduzione in misura pari al 50% della base imponibile Imu per gli immobili dati in comodato d’uso a figli o genitori: il nostro Comune aveva già equiparato la fattispecie di cui sopra all’aliquota pagata per la Tasi. Sempre in tema di Tasi la scelta della nostra amministrazione è stata quella di non applicarla alle seconde case quindi con la sua abolizione nessun contribuente, esclusi i possessori di case di lusso, la pagherà più” aggiunge ancora Pierluigi Lavazelli.

“Sul piano delle opere pubbliche le partite iscritte a bilancio, come sa chi amministra e chi ha amministrato, non sono libere, ma derivano esclusivamente da alienazioni patrimoniali, contributi in conto capitale (da enti o privati), oneri di urbanizzazione in quota parte, entrate per indebitamento (mutui), contravvenzioni al codice della strada, quasi tutti elementi che hanno subito i pesanti limiti del patto di stabilità. Nel bilancio 2016 invece, al contrario di quanto affermato sono disponibili più risorse che sono state iscritte nel piano delle opere, fermo restando che la nuova normativa contabile, a differenza di quanto accadeva in passato, non consente di inserire opere presunte o di dubbia copertura da finanziaria: quindi è stato approvato un piano vero ed attuabile”.

“Non risponde al vero l’affermazione che la raccolta differenziata per il 2016 è in fase di progettazione, infatti entro l’anno, dopo un doveroso star-up informativo, partirà il nuovo sistema di raccolta”.

“Infine, gli stanziamenti per i servizi sociali sono rimasti gli stessi degli anni precedenti, è da rilevare che nell’arco di cinque anni lo stanziamento trasferito al Comune capofila dell’Ambito Territoriale è passato da € 170.000,00 a € 220.000,00, analogamente sono aumentate le spese per l’integrazione delle rette che hanno sfiorato i € 200.000,00 euro anno sono cresciuti notevolmente anche gli stanziamenti sull’aiuto e il supporto agli sfrattati e sul disagio adulti. Per terminare e per aiutare la gente a capire meglio la situazione, i trasferimenti da parte dello stato al Comune di Quiliano nel 2008 erano € 1.676.628 nel Bilancio 2016 sono € 37.496 (dati del Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali), è una bella differenza, amministrare con molte risorse è senza dubbio più facile che mantenere gli stessi servizi con molte, ma molte meno risorse” conclude l’assessore quilianese.

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