Villanova d’Albenga. Chiedono chiarezza e condivisione sulle scelte strategiche dello stabilimento di Villanova d’Albenga i delegati della Rsu della Piaggio in vista dell’incontro al Mise fissato per il 12 maggio. Lo hanno fatto con una nota inviata allo stesso ministero dello Sviluppo Economico, quindi alla direzione della Piaggio Aerospace e per conoscenza al Comune, Regione, parlamentari del territorio e segreterie sindacali di Fiom, Fim e Uilm sia di Savona che di Genova.
“Nell’ottica di un virtuoso contributo dei lavoratori nella vertenza in corso ed al fine di rendere fruttifero l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico del prossimo 12 maggio siamo ad inviare alcuni quesiti, attraverso i quali vorremmo tentare di chiarire nel corso della riunione, la situazione vissuta in azienda – scrivono dalla Rsu – Innanzitutto, riteniamo urgente segnalare che il protrarsi dell’ incertezza sta generando profondo malessere tra i lavoratori che chiedono relazioni più trasparenti e punti di riferimento più chiari e rassicuranti”.
I delegati sollecitano quindi le parti “affinchè il fattore umano sia tenuto in considerazione al pari delle strategie industriali, e che queste prevalgano sul mero affidamento ad una gestione finanziaria, che da sola è, per le esperienze vissute, fallimentare”.
Si fa anche presente che “i lavoratori hanno ben chiara la consapevolezza di aver un investimento importante tra le mani ed enormi potenzialità che non devono essere sottovalutate, sprecate o peggio perse. Premettendo che quella della Piaggio Aerospace è una bella pagina dell’industria italiana e della sua capacità di innovazione, siamo consci che questa pagina è stata scritta grazie all’apporto di tante persone competenti, che attendono altrettanta serietà e che affronteranno, senza nasconderle, le debolezze che il piano di ristrutturazione ed il trasferimento non hanno ancora risolto e con il preciso intento di migliorare per loro stessi e per il loro territorio che soffre la mancanza di politiche industriali con attività che prospettino un futuro per i giovani.
L’accordo del giugno 2014 con gli impegni dell’Azienda e del Governo è per noi il caposaldo per ritrovare il percorso che rimetta l’azienda in condizioni di operare”.
Queste le richieste formulate in concreto dalla Rsu all’azienda: i dati sul Bilancio 2015 per condividere e valutare i problemi che hanno generato così grande scostamento all’applicazione dell’accordo del Piano di ristrutturazione 2014-2017 (siglato al MISE nel giugno 2014), con il rallentamento al finanziamento del Budget 2016 mirato, con prevalenza, ad alcune attività ed il ricorso a nuova pesante cassa integrazione dal mese di marzo 2016.
“Abbiamo effettuato in sede aziendali gli incontri concordati presso il Ministero come evidenziato negli ultimi verbali, sulle aree di business dell’azienda (Velivoli, Motori, Ufficio Tecnico Velivoli) ed abbiamo registrato dati confortanti e positivi sulle prospettive dei programmi di lavoro e sullo sviluppo dei nuovi progetti, una volta che vengano riattivati i finanziamenti”, spiegano ancora.
Si chiede anche un sintetico aggiornamento sullo stato delle attività in corso, con riferimento al primo periodo dell’anno, per fatturato e avanzamento programmi (P1HH, MPA, P180 EVO, Revisione Motori, Produzione Parti Motori), anche per quanto riguarda le attività esternalizzate in LAERH e la ricollocazione dei lavoratori,in modo che i dati vengano verbalizzati in sede ministeriale, evidenziando e motivando anche gli scostamenti rispetto ai programmi previsti nel budget. Quindi come l’azienda voglia coniugare la gestione del carico di lavoro e degli impegni verso clienti, fornitori, attività sotto licenza, con la trattativa in corso con il Governo, per non compromettere la tenuta della Società e quali tempi limite si sono date le parti per avanzare nella trattativa.
E al ministero dello Sviluppo Economico, capofila della vertenza vengono chiesti aggiornamenti sull’andamento della trattativa in corso tra Governo ed Azienda; in particolare se la trattativa ha acquisito e tiene conto delle richieste pervenute dai lavoratori e dal territorio tramite il lavoro delle Istituzioni locali (Comuni,Regione) e quello dei Parlamentari che sintetizziamo, in primis, nella valorizzazione e prosecuzione di tutte le attività proprie dell’Azienda laddove finora sono stati sviluppate e prodotte, senza perdite di know how e integrità delle business units che caratterizzano la Piaggio e che ne connotano la capacità di reagire alle crisi cicliche del settore.
Ma anche se sono stati erogati altri fondi spettanti all’Azienda come lo stesso Ministero si era impegnato a verificare presso l’Agenzia delle Entrate e l’aggiornamento su quanto a Piaggio Aerospace è dovuto nel corso del tempo con precisi appuntamenti di riferimento. Ciò al fine di chiarire e rafforzare nei lavoratori, l’impegno del Governo, verso la conferma della strategicità dell’azienda per il Paese. Inoltre come, nella trattativa, vengono valorizzati e tenuti in considerazioni gli importanti risultati ottenuti nel campo dell’innovazione tecnologica dai lavoratori Piaggio e del ruolo dell’Azienda che, di fatto, a ricaduta, con i suoi investimenti e la “ricchezza invisibile” posseduta dai lavoratori per le loro conoscenze, sta facendo “sistema Paese”, permettendo ad altre Società che collaborano ai programmi aziendali, una crescita evidente nello sviluppo delle esperienze, competenze e prospettive interessanti nell’evoluzione delle attività quando da sperimentali diventano fruibili sul mercato.
Chiesto al ministero dello Sviluppo Economico se viene valorizzato il Cluster Aerospaziale promosso dalla Regione Liguria e quali azioni possono essere messe in campo per attirare nuovi investimenti e risorse di connessione con la scuola e la formazione professionale, in modo da gestire l’ingresso al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori attualmente in cassa integrazione; quindi aggiornamenti sulla data di emissione del Decreto sulla cassa integrazione concessa a Piaggio Aerospace (2 anni) a seguito dell’accordo del giugno 2014 ed in scadenza il prossimo luglio 2016, e per i prossimi due anni (1+1) così come anticipato dal dott. Castano nello scorso incontro.
Infine, i lavoratori hanno registrato con preoccupazione che una programmazione delle attività del Piano Industriale molto stringente connessa , per contro, ad una gestione del trasferimento e del riavvio delle attività troppo “rigida” e governata con prevalenza del fattore finanziario su quello industriale ha generato ritardi ed errori che ora emergono con effetti dannosi.
Chiediamo di conoscere le opzioni in campo per dare un contribuito attivo alla trattativa, sempre nell’ottica di relazioni sindacali più mature e che valorizzino il ruolo dei Lavoratori attraverso la loro rappresentanza.
“Non si dimentichi infatti che, con grande senso di responsabilità verso il loro territorio i Lavoratori nell’atto della scelta sul trasferimento nel 2008 (allora solo previsto per il sito di Finale Ligure) chiesero con forza investimenti tecnologici per ripagare il sacrificio del cambiamento e dare prospettive a lungo termine. Il periodo della trattativa deve essere contenuto nel tempo, ma soprattutto segnato da un programma di appuntamenti ed impegni certi per evitare le turbolenze di questi ultimi due mesi nella gestione dei rapporti con il management aziendale. I lavoratori sono stati costretti alla protesta ogni qualvolta vedevano il mancato rispetto degli accordi ed in pericolo la tenuta del buon nome nello svolgere le loro attività , che sono l’unica garanzia che loro possono dare ed alla quale non intendono rinunciare – dicono ancora dalla Rsu aziendale – Crediamo che l’azienda abbia la sua forza nei suoi quattro pilastri velivoli civili (P180) e militari (P1HH e MPA), Produzione parti motoristiche e Revisione Motori e Velivoli, per la loro capacità di trasferimento di competenze e per bilanciare e compensare le variazioni dei mercati, nonostante la particolarità di questa convivenza, e sulla sua permanenza nel territorio ligure, per i motivi per la quale è stata “inaugurata” alla presenza delle massime autorità dello Stato”.