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Giustenice, assegnato il rifugio “Cascina Porro”. Boetto: “Altro che flop…”

Cascina Porro

Giustenice. Si è concluso nei giorni scorsi l’iter di aggiudicazione, tramite bando di gara pubblica, per la gestione del rifugio escursionistico “Cascina Porro”, un’infrastruttura didattica e ricreativa dotata di un terreno di 40.000 metri, sulle pendici del Bric Aguzzo, a 700 metri sul livello del mare.

La Cascina, acquisita dal Comune di Giustenice dalla famiglia Porro, ha seguito un iter di ristrutturazione che ha visto coinvolte negli anni più Amministrazioni Comunali e Regionali, è stata totalmente ristrutturata anche grazie ai finanziamenti fatti pervenire dalla ex Comunità Montana del Pollupice con fondi dell’Unione Europea.

Gli obiettivi che l’Amministrazione del Comune di Giustenice intende perseguire con l’apertura al pubblico del rifugio escursionistico “Cascina Porro”, e che sono stati espletati nel bando di gara, sono fra le altre cose: offrire una struttura di appoggio e un buon servizio di accoglienza e ristorazione agli escursionisti impegnati in gite trekking, etc.; promuovere l’attività escursionistica nell’area e nelle zone contigue, quale occasione di ricreazione e conoscenza dell’ambiente naturale e delle risorse che può offrire, della storia e della cultura del territorio, del patrimonio rurale e della gastronomia locale; favorire e promuovere, con visite e soggiorni, la frequentazione del rifugio anche a fini didattici da parte di gruppi organizzati a vario livello (scuole, università, scout, centri estivi, gruppi giovanili etc.), in ambito regionale, extra regionale e non solo; favorire e promuovere, con incontri, visite e soggiorni presso il rifugio, attività di educazione ambientale e attività di studio e ricerca e/o campi lavoro sui temi della montagna e sugli aspetti naturalistici, storici e culturali dell’area e del territorio di riferimento.

“Ci ha stupito sentire affermare, tramite organi di stampa, dall’ex Sindaco ed ora capo gruppo di opposizione Ivano Rozzi, che nessun soggetto regolare ed idoneo dimostrava interesse alla gestione del Rifugio. Abbiamo dovuto ripetere il bando poiché chi aveva presentato la richiesta nella prima gara aveva commesso alcuni errori formali che non avevano permesso l’aggiudicazione mentre nella seconda pubblicazione sono state circa una decina le realtà imprenditoriali che hanno visionato la struttura e quattro di queste hanno presentato formale istanza per l’aggiudicazione” spiega il sindaco Mauro Boetto.

“Pensiamo che la tanto decantata “doccia fredda” che avrebbe dovuto fare l’Amministrazione di Giustenice questa volta tocchi proprio a Rozzi e ci stupisce aver letto alcune sue frasi, proprio e soprattutto per il ruolo di Sindaco che lo stesso Rozzi ha ricoperto nella comunità di Giustenice”.

“Rozzi voleva forse dire che la struttura doveva essere lasciata al suo destino, e magari in mano ai vandali che in questi ultimi anni si sono accaniti rubando il rame e danneggiando porte ed infissi???”.

“Oppure non gli importava niente delle molte migliaia di euro, soldi pubblici di tutti noi cittadini contribuenti, spesi negli ultimi venti anni, dalle varie Amministrazioni che si sono succedute, per ristrutturare e rammodernare il Rifugio”.

“La ragione è probabilmente un’altra, ed è quella che in poco meno di due anni l’Amministrazione Boetto, insieme agli uffici preposti, si è impegnata costantemente e concretamente per riportare la Cascina nelle piene proprietà del Comune, prima firmando un protocollo di intesa con la Regione Liguria (subentrata nella proprietà alle ormai decadute Comunità Montana Pollupice e Ponente Savonese), e, poi, assumendosi l’onere di gestire direttamente la struttura ed il mutuo ad essa collegato”.

“Da li è iniziato un percorso che ha permesso di poter intervenire direttamente sul manufatto apportando tutti gli interventi di ripristino dei danni subiti nel tempo con l’unico scopo di valorizzare e potenziare la rete escursionistica e la riqualificazione del territorio che fa riferimento al rifugio “Cascina Porro” con la possibilità di creare anche nuovi posti di lavoro”.

La concessione dell’infrastruttura didattico – ricreativa, con destinazione a rifugio escursionistico in uso e gestione, avrà la durata di anni 10 e permetterà, inoltre, di far risparmiare alle finanze di Giustenice circa tremila euro annui di mutuo e di garantire anche una piccola ma significativa entrata economica che, viste le ristrettezze attuali di bilancio, non guasta.

Anche per questo il Comune di Giustenice, che punta molto sull’outdoor, ha stipulato un accordo di partenariato con i Comuni di Finale Ligure, Bardineto, Boissano, Calice Ligure, Calizzano, Orco Feglino, Osiglia, Rialto, Toirano e Vezzi Portio, la Fondazione Cima e Finale Outdoor Resort per avviare una collaborazione tra pubblico e privato in tema di sviluppo rurale.

“Abbiamo deciso di condividere il progetto, con questi paesi limitrofi, anche perché sono tutti collegati dall’Alta Via e dal sentiero delle Terre Alte che fa tappa proprio a Cascina Porro sulla tratta che porta dal Rifugio “Pian delle Bosse” al “Colle del Melogno” conclude Boetto.

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