Savona. Il “caso derivati”, nelle ultime ore, sta tenendo decisamente banco tra i corridoi di palazzo Sisto, ma è anche entrato prepotentemente nella campagna elettorale. Se il sindaco Federico Berruti ha inviato messaggi rassicuranti, tutti gli avversari dello schieramento del centrosinistra sono partiti all’attacco.
“E ci risiamo con la Corte dei Conti! Come già tre anni fa per la vicenda Ata (parcheggio del Sacro Cuore, doppio incarico per l’ing. Pesce) l’Ente di controllo contabile esamina e sanziona il Bilancio comunale di Savona. Durante l’amministrazione Ruggeri 2, l’allora Consigliere comunale di Noi per Savona, ing. Domenico Buscaglia denunciò più e più volte la scelta irragionevole e azzardata del Comune di investire in swap” esordisce Daniela Pongiglione di Noi per Savona.
“E nel testo programmatico per le elezioni del 2006, noi avevamo scritto: ‘Occorre una maggiore cura del Bilancio comunale. Non si devono più accendere mutui a tasso variabile, altamente richiosi’. Anche nell’ultima Commissione Bilancio, ho criticato la scelta avventata di tali investimenti: azzardi da cui ogni amministrazione seria deve rifuggire assolutamente! Speriamo che vengano chiarite le responsabilità delle scelte e della gestione. Non è possibile che per l’imperizia (a voler pensare bene!) di chi aveva il dovere di tutelare gli interessi anche economici della Città, debbano poi pagare i Cittadini in termini di aumento di tasse e di tagli dei Servizi” conclude Pongiglione.
Critiche piovono anche dalla Lega Nord: “Tutta una questione di interessi” esordisce Venturino candidato per la Lega Nord alle prossime elezioni comunali di Savona – “come al solito il PD svela il suo vero volto: la stretta collaborazione servile con le banche da parte della amministrazione savonese è solo una delle ormai tante manifestazioni di disinteresse nei confronti dei Cittadini, di coloro i quali dovrebbero essere tutelati e non sfruttati.”.
“Il problema non è tanto il fatto che i contratti fossero redatti in inglese, sarebbero comunque stati incomprensibili ai più anche in italiano – continua Venturino commentando la recente pronuncia della Corte dei conti in merito ai derivati savonesi – Ma la dimostrazione che, come sempre, si sia caricato altro debito ed altri problemi sulle spalle delle generazioni future. Un menefreghismo mascherato da “welfare e cultura” che serve solo a comprare i voti di oggi a scapito del futuro di una intera città”.
“Savona deve voltare pagina, votare per il futuro” – conclude Venturino lanciando un appello – “Chi crede di guadagnare qualcosa dalle vane promesse del PD deve pensare ai propri figli e al proprio futuro: quando sarete anziani chi pagherà i servizi di cui avrete bisogno?”.
Grande preoccupazione per la vicenda è stata espressa dal candidato sindaco del Pcl Giorgio Barisone: “Quello che apprendiamo dalla stampa è gravissimo, ma utile per dimostrare ai Savonesi come è stato gestito il Comune dalle Giunte precedenti che vedevano la partecipazione del Pd e della ‘cosiddetta Sinistra’ di Rifondazione e SEL, che tentano oggi di riciclarsi e rifarsi una verginità con la lista ‘rete a sinistra’. Tutti responsabili di aver compiuto scelte che hanno portato ad indebitare i lavoratori, i pensionati, i disoccupati, gli studenti, gli anziani con banche miliardarie private, in questo caso sembrerebbe Deutshe Bank attraverso un intermediario finanziario”.
“Debiti di milioni di euro, per nutrire un sistema parassitario e anti popolare!!! La nostra denuncia e il nostro programma non cadono dunque nel vuoto e sono pertanto urgenti e realisti per il futuro di tutti: abolire il debito verso istituti di credito privati e dirottare tutto il denaro per opere di pubblica utilità e per creare occupazione. Cacciare i servi dei poteri forti dal Palazzo Sisto. Quel debito va disconosciuto e immediatamente messo a bilancio per servizi sociali, per un asilo nido pubblico e gratuito, per creare posti di lavoro e per restituire ai savonesi ciò che è nostro per diritto, per aver sempre servito i padroni con il nostro sudore. Tale proposta presente al primo punto del nostro Programma Elettorale si incastra perfettamente con l’esproprio per pubblica utilità del Palazzo di Bankitalia per riconvertirlo in alloggi popolari” conclude Barisone.