Lui vs lui

Un 50enne a giudizio per maltrattamenti in famiglia: la denuncia è dell’ex compagno

I due cinquantenni hanno convissuto per 15 anni, ma poi la relazione si è chiusa ed è partita la denuncia

Savona Tribunale

Savona. Un processo per maltrattamenti tra conviventi come, spesso, capita di vedere in tribunale, ma con una particolarità: ad essere coinvolti non sono un uomo e una donna, ma una (ormai ex) coppia omosessuale. A giudizio infatti c’è un cinquantenne che deve rispondere dell’accusa di aver fatto subire al suo ex compagno, suo coetaneo e con il quale ha convissuto per 15 anni, vessazioni fisiche e psicologiche.

La denuncia era scattata negli ultimi mesi dell’anno scorso ed aveva portato il gip del tribunale a notificare un divieto di avvicinamento all’uomo da parte dell’ex convivente. Poi dalla Procura era partita la richiesta di giudizio immediato per il cinquantenne e così il caso è arrivato davanti al giudice Francesco Giannone dove questa mattina è stata celebrata la prima udienza.

In aula è stato sentito proprio l’autore della denuncia che ha confermato le accuse nei confronti del suo ex compagno. Secondo la contestazione della Procura, il cinquantenne, in diverse occasioni, nel periodo tra il 2010 ed il settembre del 2015 (quando la relazione tra i due era finita), durante banali discussioni avrebbe colpito il convivente con calci, schiaffi (tanto che in tre occasioni si è fatto refertare per lesioni lievi), ma lo avrebbe anche insultato. In una delle liti gli avrebbe anche preso il cellulare per poi cancellargli tutta la rubrica del telefono.

Nelle prossime udienze (già fissate per giugno e luglio prossimi) sarà sentito anche l’imputato, assistito dall’avvocato Camilla Fasciolo, che fornirà la sua versione sui litigi con il convivente.

Il caso, tra l’altro, riaccende l’attenzione su un tema, quello del riconoscimento delle coppie dello stesso sesso, che negli ultimi mesi è stato estremamente attuale. Il reato previsto dal codice infatti è quello di “maltrattamenti in famiglia”, ma se le coppie omosessuali non fossero riconosciute come tali allora, da un punto di vista strettamente formale e tecnico, verrebbero a cadere i presupposti per contestare questo tipo di accusa.

Il fatto che anche nei tribunali si inizino a vedere casi di questo genere, che coinvolgono coppie dello stesso sesso, probabilmente, non fa che confermare che l’amore, nel bene e nel male, non fa “distinzioni di sesso”.

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