Sui pedali

Selfie sotto la Torre di Pisa, Andrea Giana viaggia spedito verso Gaeta

La prima notte nell'oratorio di don Bosco, le foto ricordo sotto il campanile pendente e la voglia di arrivare al traguardo

andrea giana

Varazze. E’ arrivato a Pisa, ma di tappe gliene mancano ancora cinque prima di abbracciare altri ragazzi come lui. Viaggia spedito verso la meta di Gaeta Andrea Giana, il ventenne partito da Varazze con l’intenzione di arrivare nel paese della provincia di Latina per partecipare insieme agli altri suoi coetanei al Festival dei Giovani.  “Sto raggiungendo Gaeta pedalando – racconta – Sono arrivato a Pisa dopo aver percorso oltre 200 chilometri in sella a quella strana bicicletta che cattura l’attenzione di più persone. Ho incontrato due ragazze tedesche prima a Genova e ora qui in Toscana. Loro viaggiavo in auto facendo l’autostop”. Immancabile il “selfie” sotto la storica torre che poi è il campanile della cattedrale di Santa Maria anche con un turista giapponese. “Chissà che cosa avrà pensato quando mi ha visto con quella bici”, si domanda Andrea.

Una “missione” lungo la costa tirrenica anche complessa per lui. “Sì è così – risponde al cronista di Ivg – ho incontrato anche alcune difficoltà percorrerendo la Marina di Massa-Viareggio. Ho pedalato lungo la superstrada per chilometri e chilometri praticamente sotto il sole. Ma sono contento perché questo viaggio per me è una esperienza che mi porterò per sempre nel cuore”. E deve anche ringraziare chi lo ha aiutato in questa bella impresa. Ad esempio don Fabrizio che all’oratorio don Bosco di La Spezia lo ha ospitato. “Una bravissima persona che mi ha anche dato preziosi consigli – racconta – Come altri che ho incontrato in queste prime tappe verso Gaeta. Tutti fanno il tifo per me ed è molto bello”. 

andrea giana

Andrea pedala veloce, si riposa quando può. Di chilometri ne deve fare si e no ancora 500 chilometri. “Sono determinato, arriverò a Gaeta costi quel che costi – dice ancora prendendo fiato prima di rimettersi in viaggio – Laggù ci sono tanti amici che mi aspettano e non posso fallire questa mia missione personale”. Anche “ecologica” considerato che si tratta di un’avventura in sella ad una bici. “Vero anche quello. Amo sentirmi un ragazzo libero e rispettoso della natura”.

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