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Savona, polemica al Grassi: “Il preside impedisce agli ex allievi di partecipare al premio ‘Giornalista per un giorno'”

Gli ex allievi, membri dell'associazione "Farò del mio peggio News", sono stati esclusi dal viaggio

farò del mio peggio

Savona. Ritengo questo comportamento vergognoso, sono amareggiato di constatare che il mio liceo, il liceo scientifico Grassi, non ha alcun rispetto e non dà alcun valore ai suoi ex allievi che, nonostante gli anni passati, sono ancora profondamente legati ad esso. Questo non è più il nostro liceo”.

E’ questo l’amaro sfogo di Roberto Palermo, presidente dell’associazione “Farò del mio Peggio News”, giornale scolastico edito dal 2010 dall’istituto superiore savonese attraverso le quote versate dai soci e dagli sponsor.

Il 27 e il 28 aprile gli ex allievi e redattori e i membri dell’associazione avrebbe dovuto prendere parte, per la decima volta consecutiva, al meeting nazionale di giornalismo scolastico “Giornalista per un giorno” a Alboscuole a Chianciano Terme per essere premiato tra le migliori 100 redazioni di tutta Italia. Quest’anno invece, con una lettera datata 18 Aprile, il dirigente scolastico Fulvio Bianchi ha comunicato al professor D’Amico, coordinatore del progetto, che gli ex allievi non avrebbero potuto viaggiare con il pullman insieme alla delegazione del liceo come invece era sempre avvenuto negli anni scorsi senza alcuna problematica.

“Io ed altri quattro ragazzi soci dell’associazione ed ex allievi del liceo ci siamo visti negare così l’utilizzo del mezzo di trasporto per raggiungere il luogo della premiazione a pochi giorni dal Meeting – dice Roberto Palermo – E’ la prima volta che accade e ci coglie di sorpresa, non comprendendone le ragioni”.

“Bianchi si appella al regolamento d’Istituto che all’articolo 52 recita: ‘Non possono partecipare ai viaggi d’istruzione coloro che non operano all’interno dell’istituto’. L’applicazione in questo caso è però una forzatura di Bianchi, in quanto non si tratta di un viaggio d’istruzione ma di un’attività che rientra all’interno del progetto ‘Laboratorio di giornalismo scolastico’, inserito all’interno del Pof e che prevede esplicitamente la ‘partecipazione a meeting e concorsi di giornalismo scolastico’ e la ‘collaborazione con l’associazione degli ex redattori editrice dell’omonima rivista’. Che si tratti di una forzatura risulta evidente dal fatto che gli anni scorsi non era insorto alcun problema legato all’utilizzo del pullman da parte degli ex allievi”.

farò del mio peggio

“Il Piano Offerta Formativa del liceo – ricorda Palermo – prevede esplicitamente la collaborazione con la nostra Associazione, ma il dirigente scolastico impedisce ai nostri iscritti di partecipare ad un’attività prevista dal progetto. La comunicazione è arrivata poi a ridosso del viaggio, rendendo difficoltosa la ricerca di una soluzione alternativa. Si tratta di un precedente unico nella storia del liceo, di un pretesto senza fondamento: dal punto di vista assicurativo tutti i passeggeri del pullman (studenti e non) sono tutelati. Neanche a dirlo, gli ex studenti hanno regolarmente pagato la loro quota per viaggiare insieme al resto della comitiva e ci si troverà nella paradossale situazione di avere 5 posti vuoti pagati sul pullman mentre gli ex allievi dovranno seguire il mezzo in macchina”.

“Il preside Bianchi si prende in questo modo la pesante responsabilità di far viaggiare dei ragazzi in auto, con i rischi che un viaggio del genere comporta. Ci espone ad un ricatto: o vi organizzate per viaggiare in macchina e farvi 800 Km in due giorni oppure rinunciate alla premiazione, nonostante abbiate già pagato l’albergo e siate già considerati tra i partecipanti ufficiali del meeting. Ritengo questo comportamento vergognoso, sono amareggiato di constatare che il mio liceo, il liceo scientifico Grassi, non ha alcun rispetto e non dà alcun valore ai suoi ex allievi che, nonostante gli anni passati, sono ancora profondamente legati ad esso. Fulvio Bianchi non ha alcuna considerazione per il giornale del suo istituto, il ‘Farò del mio Peggio News’, del quale dovrebbe essere invece orgoglioso visti i numerosi riconoscimenti ottenuti dalla sua nascita, dieci anni fa. Il giornale d’Istituto del Grassi è tra i più premiati d’Italia, ma questo per Bianchi pare essere un fastidio più che un motivo di vanto”.

farò del mio peggio

Palermo ricorda che il giornalino del liceo “occupa un posto di rilievo nel panorama del giornalismo scolastico italiano, è stato premiato tra gli altri dall’ordine dei giornalisti, da Alboscuole, dall’Agenzia Dire, da Il Secolo XIX e da numerosi altri Enti, il suo valore è profondamente riconosciuto a livello nazionale e dovrebbe rappresentare un fiore all’occhiello per il liceo scientifico Grassi. Se il ‘Farò del mio peggio News’ continua ad esistere ancora oggi, nonostante nel 2010 la scuola volesse chiuderlo per mancanza di fondi, e continua a dare al liceo motivazioni per renderlo orgoglioso in tutta Italia, è merito anche e soprattutto dell’Associazione degli allievi ed ex allievi che lo tiene in vita e ne permette la stampa”.

Come presidente dell’associazione, Palermo prova “molta delusione nel constatare che il mio liceo cerchi ogni valido motivo per ostacolare il nostro lavoro e per far disaffezionare gli studenti ancora legati ad esso. Questo atteggiamento nei nostri confronti è evidente da tempo, ma ora ha raggiunto il suo apice. Nel 2013 chiedemmo a Bianchi di poter utilizzare il liceo come sede ufficiale della nostra associazione che è, per sua natura, legata profondamente ad esso nelle sue attività. Da parte sua ottenemmo un diniego, adducendo a ragione burocratiche. Non fu neanche possibile ottenere un link dal sito del liceo al sito del nostro giornale, il giornale del liceo stesso”.

premiazione di "Farò del mio peggio news"

“Da anni, inoltre, gli ex allievi non possono accedere ai locali del liceo, sempre per ragioni burocratiche. Per poter salutare i propri insegnanti sono costretti a trucchi e sotterfugi di ogni tipo. La sensazione è che il liceo Grassi disprezzi i propri ex allievi invece che essere fiero del loro attaccamento alla scuola che li ha cresciuti. Il Grassi preferisce allontanarli invece che tenerseli stretti, li tratta quasi alla stregua di delinquenti che non devono contaminare gli studenti. Il nostro profondo amore per la scuola che ci ha formati è ricambiato con freddezza e fastidio. Inoltre sembra anche che la tendenza sia quella di disfarsi delle buone iniziative con risonanza nazionale come il ‘Farò del mio Peggio News'”.

“Se il liceo Grassi si vergogna del nostro giornale e dei suoi riconoscimenti, se lo reputa un fastidio ed un peso, non c’è alcun problema problema: basta farne richiesta e toglieremo il logo del liceo dal nostro periodico. Quella che emerge, però, è la triste immagine di una scuola autoreferenziale, che non sa apprezzare quello che è il suo vero valore: gli studenti. Attuali o ex che siano. Una scuola così, lo dico con dolore, non può fare molta strada. Una scuola che si attacca ai cavilli burocratici e alle forzature per mettere i bastoni tra le ruote alle buone iniziative e per allontanare i propri ex allievi è destinata a fallire nel suo intento educativo, a diventare sterile e senza alcun valore, ad essere una ragnatela di regole applicate alla lettera, una fabbrica di robot senza alcuna passione. Questo non è più il nostro liceo”.