Savona. Due bare con tanto di croce disegnate sui pontili di Miramare con i nomi Zino e Pizzorno, rispettivamente presidente e direttore di Assonautica. Per la seconda volta, nel giro di sei mesi, arrivano minacce di morte. Prima solo per il presidente al quale avevano lasciato dei foglietti anonimi negli spogliatoi, ora anche anche a Pizzorno che da tre anni è direttore del sodalizio.
Una vicenda sulla quale sta indagando la Digos della questura di Savona. “Cose che fanno male a noi, ma soprattutto all’Assonautica che ha ricevuto riconoscimenti importanti e che continua a lavorare con dedizione alla promozione delle proprie attività – dicono amareggiati Zino e Pizzorno – La Digos indaga e speriamo che possa risalire al più presto ai responsabili di questa brutta pagina della lunga storia della nostra associazione”.
Zino è presidente dell’Assonautica da nove anni e il 29 maggio si andrà a elezioni. “Ci saranno, mi auguro altri candidati – dice – ma non possono certamente affermare che sotto la mia gestione le cose sono andate male. Quando sono entrato i soci erano 450. Oggi sono 650 e gestiamo due pontili con 300 posti barca. L’attività didattica cresce e crescono anche gli eventi. Al di là dell’incidente della Leon Pancaldo (la barca è già tornata in mare) la situazione è decisamente migliorata. Se non fosse stato per l’incidente chiuderemmo il bilancio in attivo”.