Savona. Niente reintegro in azienda, ma via libera alla definizione della vertenza con il pagamento all’ex dipendente di nove mensilità. E’ questa la proposta di conciliazione che questa mattina Ata Spa ha formalizzato nella causa di lavoro avviata da Luigi Cavaliere contro il licenziamento e che è stata celebrata davanti al giudice Alessandra Coccoli.
Offerta che Cavaliere, ma anche il segretario della Fit-Cisl di Savona Roberto Speranza, avrebbero definito “inaccettabile”. Oltre all’udienza per relativa al licenziamento di Cavaliere, sempre questa mattina è proseguita anche la vertenza che vede opposto ad Ata l’ex dipendente Dario Lavagna.
Ata Spa era rappresentata dal presidente Sara Vaggi e dagli avvocati Andrea Rosso e Andrea Salice, mentre i lavoratori dai legali Marco e Giuliano Pennisi e Fulvio Briano.
“Con riferimento alla posizione dell’ex lavoratore Luigi Cavaliere sono state discusse in contraddittorio tutte le questioni al centro del giudizio nonché le istanze istruttorie formulate dalle parti. Ata Spa ha ribadito la piena legittimità del licenziamento intimato e l’assoluta indisponibilità a reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro. Il giudice si è riservato e non ha, allo stato, accolto la domanda di reintegro formulata dalla difesa del lavoratore” precisa l’azienda agttraverso una nota.
Ata ha ribadito che, su sollecitazione del giudice, si è resa disponibile a definire la vertenza con il “solo versamento di nove mensilità della retribuzione ed un contributo spese (fermo restando, come detto, l’impossibilità di un reintegro)”.
“L’offerta – precisano da Ata Spa – è stata formulata tenendo conto dei costi legali e tecnici che sarebbero comunque sostenuti dall’azienda in caso di prosecuzione del giudizio (e che sarebbero quindi risparmiati in caso di definizione)”.
L’azienda ha anche voluto precisare che “nella valutazione dell’offerta non ha potuto non tenere conto di una specifica precedente sentenza di applicazione della pena patteggiata (passata in giudicato) che aveva riguardato il signor Luigi Cavaliere (allora dipendente Amnu) per fatti di analogo tenore rispetto a quelli contestati, nonché del procedimento penale attualmente in corso in Procura per gli stessi episodi che sono stati posti alla base del licenziamento (all’azienda risulta che il pm abbia chiuso le indagini e notificato il 415 bis)”.
Per quanto riguarda la posizione di Dario Lavagna, Ata Spa ha ribadito il contenuto della memoria difensiva, di oltre 60 pagine, depositata lo scorso 2 aprile. Il giudice ha rinviato la causa per discussione al prossimo 9 giugno. “Anche in relazione alla posizione dell’ex dipendente Lavagna, ad Ata risulta che il pm, a seguito della querela presentata per truffa dopo il licenziamento, abbia depositato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari” conclude la nota aziendale.