Albenga. Un personaggio di assoluto valore sul palco, un teatro pieno (e anche fuori c’era parecchia folla) e un successo che cresce di anno in anno. Ha fatto segnare numeri e presenze da record l’edizione 2016 della “Fionda di Legno”, il premio assegnato dai “Fieui di Caruggi” ai personaggi che “nella vita o in un momento particolare della loro esistenza hanno voluto e saputo tirare buone fiondate contro il malcostume, i soprusi, le ipocrisie, le truffe, le speculazioni, il falso perbenismo della nostra epoca”.
Quest’anno, come noto, il premio è andato all’ex capitano dell’Inter Javier Zanetti. La premiazione è avvenuta ieri sera nel “solito” cinema-teatro Ambra, che ha fatto registrare il tutto esaurito. Così come accade ormai ogni anno.
“La nostra dimensione è questa – fa notare la “mente” dei Fieui Gino Rapa – E’ per questo motivo che abbiamo rinunciato a mettere il maxi-schermo all’esterno del teatro. Noi siamo nati con i vicoli, con l’auditorium San Carlo. Il nostro massimo resterà il teatro Ambra. Anche se in questa occasione di Ambra ce ne sarebbero voluti tre o quattro”.
“Questa è una grossa soddisfazione per noi. Aver visto il nostro teatro esaurito a pochi giorni dall’apertura delle prenotazioni, senza che si sapesse ancora il nome del vincitore della Fionda, ci ha fatto capire che la gente ci segue, ha fiducia in noi e prenota a scatola chiusa. Anche perché lo scopo è sempre benefico: a volte non possiamo annunciare a chi andrà la beneficenza perché sarebbe come svelare il nome del vincitore. In questo caso, dopo che è stato reso noto il nome di Javier Zanetti abbiamo potuto anche dire che tutte le offerte saranno destinate alla Fondazione Pupi indicata proprio dal premiato”.
E dire che tutto è nato quasi per gioco, nel 2007, con un premio consegnato all’ingauno illustre Antonio Ricci: “Lui è stato la nostra prima Fionda. Con lui abbiamo deciso di portare avanti questo premio e ci siamo detti: ‘Dobbiamo farlo diventare una cosa seria’. Sempre scherzosa, ma abbastanza importante in modo che il nome di Albenga diventasse conosciuto anche per qualcosa di positivo”.
Il risultato, come visto, è eccezionale: “L’anno scorso abbiamo premiato l’uragano Fiorella Mannoia – ricorda Rapa – Sembrava impossibile eguagliare quell’edizione della Fionda. E invece ci siamo riusciti quest’anno”.
E già si pensa al 2017: “Sarà la Fionda del decennale (anche se in realtà sarebbe l’undicesima, visto che abbiamo dato una Fionda doppia). Eravamo tentati dall’idea di non annunciare nulla, di fare la premiazione a scatola chiusa e di rendere noto il nome del vincitore facendolo trovare il premiato direttamente sul palco. Non sappiamo ancora cosa faremo, ma qualcosa ci inventeremo”.
Magari anche una reunion delle dieci fionde: “Sarebbe molto bello, ci abbiamo pensato – confessa Rapa –E’ molto difficile, ma in qualche modo potremmo riuscirci grazie ai potenti mezzi che esistono oggi. Accontentiamoci del fatto che quest’anno abbiamo abbiamo avuto sul palco tre Fionde: quella del 2007, del 2012 e del 2016”.
Antonio Ricci, prima “Fionda di Legno”, ribadisce le motivazioni che hanno portato alla premiazione di Zanetti: “Ha tirato fiondate sia sul campo che nella vita. Per questo motivo è stato premiato, non solo come campione sportivo ma campione nella vita”.
E sull’edizione di quest’anno: “Non c’è un’edizione che non sia il top. Meglio di così non si può fare”.
A meno di non tentare l’impossibile: “Papa Francesco ha detto che verrà l’anno prossimo. Quest’anno non poteva perché aveva da fare con il giubileo. Ma il prossimo anno sarà ad Albenga. In fondo è il decennale del premio…”
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