Varazze. “I cittadini di Casanova e Varazze ringraziano il sindaco e i suoi ‘consigliori’ per la sorpresa pasquale annunciata pubblicamente: autorizzare la discarica della Ramognina a diventare un polo per il conferimento rifiuti per Genova. I camion ci fanno compagnia giorno e notte così Varazze e il suo entroterra diventeranno meta turistico-rumentiera outdoor emergente. La nostra città potrà finalmente fare concorrenza a Scarpino e la discarica così ingrandita effonderà i suoi miasmi anche alle prossime generazioni. I conti non tornano: mentre i cittadini nel 2016 pagheranno il 40 per cento in più di tassa smaltimento rifiuti, gli amministratori incasseranno una montagna di soldi e di rifiuti a scapito della salute, dell’ambiente e dell’immagine turistica della città”.
Recita così il manifesto che in questi giorni ha fatto la sua apparizione sulle plance pubblicitarie di Varazze. Gli “autori” della lettera, indirizzata al sindaco Alessandro Bozzano, sono i consiglieri del gruppo di minoranza consiglieri di AmoVarazze.
Spiega il capogruppo Gianantonio Cerruti: “Mentre i conferimenti di rifiuti nella discarica della Ramognina sono sempre diminuiti negli ultimi 7 anni per cercare di limitare i disagi ai varazzini, passando da circa 30 mila tonnellate (anno 2007) a circa 19 mila e 600 tonnellate (anno 2015), a breve assisteremo ad una grave inversione di tendenza che ci preoccupa fortemente. Si rischia un aumento esponenziale delle problematiche ambientali ed anche della viabilità diurna e notturna lungo le strade cittadine che portano alla discarica della Ramognina, con gravi ripercussioni per l’immagine turistica della città. Da un lato l’amministrazione dice di voler sviluppare il turismo-outdoor e diventarne meta emergente. Con questa azione scellerata di aumento dei conferimenti presso la discarica, Varazze rischia invece di diventare una meta turistico-rumentiera outdoor emergente”.
“Vogliamo anche far sapere ai cittadini che le quantità di aumento dei conferimenti dichiarate pubblicamente, non saranno ‘due camion’ in più al giorno come la Giunta comunale ed alcuni ‘consigliori’ del sindaco ci vogliono far credere. C’è invece la volontà di ritornare al regime dei conferimenti degli anni 2006-2007 che equivale ad un aumento superiore al 35 per cento dei conferimenti attuali, con trasporti anche nelle ore notturne. Aumenteranno anche i comuni conferenti, tra cui Genova ed alcuni comuni della Valbormida. È questa la trasparenza di cui parla pubblicamente Bozzano? A tal proposito è invece opportuno ricordare che, se qualcuno ha fatto scelte trasparenti riguardo la discarica, è da ricercare nella precedente amministrazione che ha deliberato la riduzione dei comuni conferenti, passati da 9 a 6 nel periodo 2009-2014”.
Ma le problematiche non sono finite: “Nel 2016 i cittadini subiranno anche un aumento Tari del 40 per cento circa, voluto dall’amministrazione comunale a seguito dell’ingresso in una partecipata pubblica per la gestione dei rifiuti ‘in house’, una scelta che comporterà un aumento esorbitante dei costi per i cittadini. Gran parte dei varazzini, oltre a subire i disagi conseguenti all’aumento dei conferimenti, saranno anche ulteriormente vessati dall’aumento delle tasse: in sostanza saranno nuovamente cornuti e mazziati dall’attuale giunta. A tal proposito non dimentichiamo le parole di Bozzano all’atto del suo insediamento in consiglio comunale, quando dichiarava che stava studiando una manovra per la riduzione della tassa rifiuti per i cittadini delle frazioni, disagiati dal passaggio dei camion verso la discarica: sono questi i risultati delle parole del sindaco del 2014?”
Per questi motivi, “il gruppo Amovarazze è fortemente contrario ad accelerare i conferimenti in discarica per ‘riempirla a tappo’ entro il 2018, perchè servirà solo ‘a far cassa’ nel breve periodo e per pagare il debito contratto con il gestore della discarica nel 2015 per la realizzazione dell’impianto di pre-trattamento dei rifiuti del valore di oltre 400 mila euro, un impianto che diventerà di proprietà comunale quando sarà un ‘ferro vecchio ed inutilizzabile’. Quella di Bozzano è una strategia scellerata e insostenibile, che non guarda al futuro della città e dei cittadini ma solamente per riempire le casse comunali del suo mandato al fine di continuare nella misera e desueta strategia, consolidata nell’attuale giunta, di dispensare contributi agli amici degli amici”.
“Se si vogliono fare scelte coraggiose e ‘sostenibili’ per il futuro della città, sia per il benessere dei cittadini che dei turisti, si continui con gli attuali limitati quantitativi di conferimento fino alla conclusione del contratto in essere con il gestore della discarica che avverrà a fine 2017”, conclude Cerruti.