Vado Ligure. Entro il 28 aprile l’azienda Tirreno Power fornirà i dettagli sullo sviluppo del nuovo piano industriale che riguarda la centrale a carbone di Vado Ligure. E’ quanto è emerso nel vertice in Prefettura convocato questa mattina alla presenza del vice prefetto Montella, del capo della centrale vadese Gallione e dell’Rsu sindacale.
Entro la fine del mese di aprile l’azienda si è anche impegnata a fornire tutti i particolari sulla sostenibilità economico-finanziaria del piano industriale e quindi avere certezze sulla sua effettiva realizzazione.
“L’azienda è in netta difficoltà e si stava continuando a perdere tempo rispetto al problema industriale e occupazionale: grazie a al lavoro del vice prefetto l’azienda ha fornito le prime risposte sul futuro del sito vadese: un piccolo risultato positivo” commenta Luca Porcile della Rsu di Tirreno Power.
L’azienda nel corso dell’incontro ha esposto la situazione che ha definito complessa e molto difficile. “Sono passati due anni dal sequestro – ha detto Alessandro Gaglione, direttore della centrale di Vado Ligure – e alcune infrastrutture necessarie al funzionamento dei gruppi, come lo scarico del carbone, sono state demolite da chi ne aveva la concessione. Poi c’è la questione dell’Aia che ha alcune prescrizioni inattuabili e per questo l’abbiamo impugnata ma l’udienza non è stata ancora fissata”.
“E’ del tutto evidente – ha proseguito Gaglione – l’impatto gravissimo che il blocco dell’impianto ha avuto e sta avendo sul lavoro e sull’economia della provincia. Questo accade mentre i dati ambientali dimostrano che la qualità dell’aria non è cambiata, era buona prima, una delle migliori province d’Italia, e oggi non è migliorata dopo due anni di fermo”.
Gaglione ha poi preso un impegno per un nuovo incontro con i sindacati per il 23 aprile. “Stiamo lavorando per dare un futuro sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale e economico al sito di Vado Ligure con un percorso condiviso con i lavoratori, le istituzioni locali e nazionali, ascoltando il territorio. Siamo consapevoli che il tempo a disposizione per definire il futuro del sito è ridotto, e una soluzione condivisa per questa difficile situazione va trovata entro le prossime settimane”.