Albenga. La convocazione urgente del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e la richiesta di più uomini e controlli per contrastare la criminalità e in particolare il fenomeno dello spaccio di droga.
Sono queste le richieste che il sindaco Giorgio Cangiano ha avanzato al prefetto di Savona all’indomani della sparatoria che ha gettato nel panico il centro storico di Albenga (vicenda che non si è ancora del tutto conclusa in quanto non è stato ancora fermato il terzo e ultimo straniero coinvolto).
Nei mesi scorsi il primo cittadino aveva già chiesto al rappresentante del Governo di potenziare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio e di implementare i controlli e i servizi di pattugliamento al fine di migliorare la sicurezza degli albenganesi.
Uomini e controlli sono arrivati, ma ora è necessario fare qualcosa di più: “Quanto avvenuto ieri è un fatto estremamente grave che desta preoccupazione – spiega Cangiano – Le forze dell’ordine, che ringraziamo, sono intervenute prontamente e in maniera massiccia: e di questo va preso atto. Nonostante questo, occorre fare un ulteriore sforzo. Per questo mi sono già messo in contatto con il prefetto e ho chiesto per lunedì la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza”.
“In quella sede – prosegue il sindaco – chiederemo un intervento ancora più rilevante rispetto a quello messo in atto nei mesi scorsi e che aveva portato ad avere più rappresentanti delle forze dell’ordine e più controlli sul territorio. Lunedì avanzeremo la richiesta di avere ulteriori rinforzi e maggiori servizi di pattugliamento in particolare per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, fenomeno che dietro di sé cela un mondo di criminalità ancora più importante”.

Subito dopo la sparatoria l’amministrazione Cangiano è finita sotto il tiro incrociato degli oppositori politici, che hanno criticato aspramente le misure messe in atto in tema di sicurezza (anche se va ricordato che, al di là delle richieste che i Comuni possono avanzare, la gestione delle forze dell’ordine avviene prima di tutto per input della prefettura e del Governo).
Tra i più agguerriti c’era il consigliere di minoranza di Forza Italia Eraldo Ciangherotti, che ha detto: “Carabinieri, finanzieri e poliziotti mettono a rischio la loro vita. Ci stanno proteggendo dal degrado di delinquenti e criminali che ogni giorno proliferano ad ogni angolo della città. Eppure il sindaco Cangiano in consiglio comunale ha votato con tutto il Pd contro la mozione di Forza Italia per chiedere al Governo più forze dell’ordine nella nostra città perché l’insicurezza è solo una percezione errata dei cittadini. Io credo invece sia un argomento di tale emergenza da non sottovalutare ogni azione repressiva della criminalità”.

La replica di Cangiano non si è fatta attendere: “Pur di avere spazio Ciangherotti è pronto ad affermare il falso. In consiglio comunale non ho mai detto che l’insicurezza è una percezione errata dei cittadini, ma che è un fatto reale e preoccupante che va affrontato con la dovuta serietà. Al giorno d’oggi è complesso dare risposte definitive a questo problema, che riguarda tanto Albenga quanto le altre città. Ma sicuramente si tratta di una questione che va affrontata con determinazione”.
Dal canto suo, Ciangherotti aveva proposto di trasferire il carcere di Savona, ora chiuso, ad Albenga. A detta del consigliere comunale, la presenza di una struttura del genere avrebbe potuto compensare le eventuali carenze in materia di sicurezza.

“L’apertura di un carcere non è la risposta giusta – obietta oggi Cangiano – E non lo penso solo io, ma anche la collega di di minoranza Ciangherotti, nonché ‘suo’ ex sindaco, Rosy Guarnieri che durante la seduta di consiglio ha detto esplicitamente che si trattava di una provocazione (affermazione che tra l’altro ha indispettito non poco lo stesso Ciangherotti)”.
Le vere risposte sono altre: “Il prefetto sta valutando l’eventuale carenza di uomini, ma nel frattempo noi chiediamo di fare uno sforzo e di garantire una maggiore presenza di forze dell’ordine che possano mettere in atto molti più controlli. La situazione è difficile, ma non è fuori controllo. La cosa importante, in questo momento, è contrastare i fenomeni che interessano il nostro territorio ed evitare che possano peggiorare”.
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