Albenga. Sono M.M. e M.R., lo zio di 42 e il nipote di 21, sedicenti algerini, entrambi con una sfilza di precedenti alle spalle, i protagonisti della lite per spaccio con sparatoria avvenuta oggi in centro ad Albenga.
I due sono stati arrestati dopo essere stati accerchiati nel fiume con l’accusa di rissa aggravata, spaccio di droga e resistenza a pubblico ufficiale. Un terzo uomo è tutt’ora ricercato dopo essersi dato alla fuga lungo il Centa. Importante il contributo in tutta la vicenda anche della guardia di finanza e della polizia.
La lite è iniziata nella centrale piazza del Popolo per proseguire nelle vecchie mura a colpi di bottiglia, poi uno dei due parenti ha esploso un colpo di pistola in aria a scopo intimidatorio, in piazza San Siro. Proprio qui è stato trovato un bossolo dalla polizia scientifica e anche quattro ovuli di eroina. Altre sette dosi della stessa sostanza stupefacente sono state trovate addosso ai due fermati, portati in caserma dai carabinieri per gli accertamenti di rito ed in seguito messi agli arresti.

Il ragazzo algerino è stato anche trovato in possesso del caricatore, ma non dell’arma da fuoco con la quale ha esploso il colpo. Ora i due saranno sottoposti all’esame dello stub, esame che certifica la presenza di polvere da sparo sulle mani e che servirà per accertare chi dei due ha sparato il colpo in aria. Anche se un testimone che ha assistito alla scena ha riferito ai carabinieri di aver visto chi ha esploso il colpo prima della fuga nei vicoli.
Una volta fermati zio e nipote sono stati accompagnati in caserma. Si trattava di vecchie conoscenze dei carabinieri. Dopo un paio d’ore sono stati accompagnati in carcere a Savona dove sono in attesa di essere interrogati dal giudice per l’udienza di convalida dell’arresto.
leggi anche

Sparatoria di Albenga, cinque classi delle superiori “barricate” in aula: “Pensavamo fosse un attentato”
