Sviluppi investigativi

Sequestro ad Albenga, nuove accuse per “Tyson”: deve rispondere anche di spaccio fotogallery

I carabinieri gli hanno notificato in carcere una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere

Albenga. Non solo il sequestro di persona. La lista delle contestazioni mosse a Mouhamed Alì Kassraoui, detto “Tyson”, 46enne algerino, si allunga. Ieri i carabinieri del Nucleo Operativo di Albenga gli hanno infatti notificato in carcere un’ordinanza di custodia cautelare per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, per la precisione eroina.

Indagando sul sequestro lampo di cui è stato vittima un cittadino ecuadoriano, J.V.C., i militari hanno infatti accertato che Kassraoui sarebbe stato anche coinvolto in un giro di spaccio di droga. “Tyson”, che ieri è stato interrogato in tribunale, dovrà quindi rispondere della doppia accusa.

Insieme a lui, per la vicenda del sequestro, era finito in manette anche un sessantenne marocchino, Said Es Saadani, che secondo i carabinieri ha svolto il ruolo di “carceriere” del sudamericano. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, sembra che all’origine del sequestro ci fosse proprio una questione di droga: Kassraoui sospettava che J.V.C. e la compagna gli avessero rubato dello stupefacente e per questo aveva deciso di rapirlo.

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