Savona. Si sono concluse il 21 marzo scorso le operazioni di bonifica dei due relitti carichi di residuati bellici inesplosi rinvenuti lo scorso mese di febbraio al largo del porto di Savona effettuate dagli uomini del Raggruppamento Subacquei ed Incursori (Comsubin) della Marina Militare su richiesta della Prefettura di Savona.
I relitti (che con tutta probabilità sono motozzatere tedesche affondate negli ultimi anni della seconda guerra mondiale) si trovavano alla profondità di 48 metri e perciò i militari del Comsubin sono intervenuti con gli assetti subacquei più pregiati posti alle proprie dipendenze: la nave Anteo, concepita per il supporto alle operazioni subacquee profonde, e i palombari Eod-Navy del Gruppo Operativo Subacquei.

L’operazione di bonifica è iniziata il 14 marzo ed è durata 6 giorni (due dei quali in condizioni meteomarine proibitive) per un totale di 76 ore d’immersione.

L’intervento è stato condotto attraverso la campana subacquea Sdc (Submersible Decompressione Chamber), l’apparecchiatura subacquea asservita dalla superficie e l’autorespiratore ad aria. In tutto sono stati resi inoffensivi 105 i proiettili da 75 mm, ciascuno contenente 370 grammi di esplosivo ad alto potenziale, che sono stati recuperati e neutralizzati.

Tutti i dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma per lunedì presso il Circolo Ufficiali della Spezia.