Firma

Savona, il giornalista Maurizio Moliari ospite del 2^ appuntamento di “SvoltaIncontra”

Mercoledì alle 17 all'Unione Industriali di Savona

maurizio molinari

Savona. Secondo appuntamento della rassegna SVoltaIncontra, serie di incontri con grandi nomi del panorama giornalistico nazionale, a cura dell’Unione degli Industriali della provincia di Savona per mezzo del proprio portale online SVolta.net: a cadenza mensile, nella sede dell’Unione Industriali di Savona, un appuntamento con un ospite di eccezione, per discutere di attualità e di tematiche care al mondo dell’impresa.

Dopo l’esordio a febbraio con Giorgio Dell’Arti, direttore del Foglio del lunedì ed editorialista della Gazzetta dello Sport, mercoledì alle 17 è atteso un altro nome illustre: il direttore del quotidiano La Stampa Maurizio Molinari, al suo primo incontro pubblico in provincia di Savona da quando ha assunto la direzione della testata torinese.

Già corrispondente dagli Stati Uniti e dal Medio Oriente e autore di numerose pubblicazioni, Molinari sarà intervistato da Gilberto Volpara e Cristiano Bosco per la presentazione dei suoi ultimi volumi “Jihad” e “Il Califfato del terrore” (2015, ed. Rizzoli), per una conversazione a trecentosessanta gradi sul ruolo dell’Italia in Europa e nel mondo, e per una riflessione sullo stato di salute del mondo dell’informazione a livello nazionale.

L’incontro pubblico avrà luogo nella sala conferenze dell’Unione Industriali di Savona in via Gramsci a Savona. Grazie alla collaborazione con l’Ordine Ligure dei Giornalisti, l’appuntamento rientra negli incontri dedicati alla formazione professionale, garantendo crediti ai giornalisti partecipanti.

Il volume “Jihad” (2015, Rizzoli): da uno dei più autorevoli osservatori dei conflitti in Medio Oriente, un quadro completo delle potenze in gioco e dei protagonisti che lottano per la supremazia in Occidente e nel mondo islamico. Da Parigi a Londra, da Madrid a Roma, l’Europa è sulla linea del fuoco di una grande guerra per il dominio dell’Islam. Chi guida l’assalto jihadista alle nostre città? Chi si nasconde dietro gli attentati terroristici? Cosa può fare l’Europa per difendersi? “Da Raqqa a Parigi, dalla Siria all’Europa: porteremo la guerra dove vive il nemico.” Con queste parole al-Baghdadi ha annunciato di voler andare “all’attacco dei crociati” per non “farli più vivere in pace”.

È la minaccia che ha generato le stragi di Parigi dimostrando che l’Europa è diventata un fronte della guerra combattuta in Siria e Iraq contro i gruppi jihadisti. Ma non è l’unico. Maurizio Molinari, giornalista esperto di questioni mediorientali, disegna per la prima volta una mappa dettagliata del fenomeno jihad. Nei novemila chilometri che separano Tangeri da Peshawar è presente una galassia di gruppi, organizzazioni, cellule e tribù rivali fra loro, ma accomunate dal predicare la jihad come forma di dominio sul prossimo.

“Il detonatore è il disegno apocalittico del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi” scrive Molinari “attorno a cui ruotano le sfide fra due rivoluzioni islamiche, cinque potenze regionali di Medio Oriente e Nordafrica, dozzine di grandi clan tribali e una miriade di gruppi armati e sigle terroristiche che si snodano dalle coste del Marocco alle montagne dell’Afghanistan.”

Il risultato è un conflitto di civiltà tutto interno al mondo musulmano e che ha identificato nell’Europa un proprio campo di battaglia. I gruppi jihadisti e salafiti hanno già colpito nelle nostre città e pianificano di trasformare le nostre strade in mattatoi di apostati e infedeli, non solo per sottometterci ma soprattutto per imporsi sui loro rivali interni in una lunga guerra destinata a ridisegnare le nostre vite.

leggi anche
giorgio dell'arti
Rassegna
SVoltaIncontra, appuntamento con il giornalista Giorgio Dell’Arti