Savona. “In Consiglio comunale è andato in scena uno spettacolo veramente squallido, che dimostra come il PD non abbia più rispetto per le istituzioni e per i cittadini. Da oggi le famiglie savonesi dovranno accollarsi l’ennesimo aumento della TARI, perché l’assessore Martino, principale sponsor di Cristina Battaglia, ha deciso di fare una marchetta elettorale a qualche categoria che non sostiene la sua candidata, uno sconto, senza motivazione e programmazione oggettiva che ricadrà su tutte le famiglie savonesi e che quest’anno, si pagherà tra pochi giorni, in anticipo di due mesi”. Parole dure quelle del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle a Savona Salvatore Diaspro in merito alle polemiche e veleni nel parlamentino savonese sulla TARI.
“Dopo aver forzato la mano e violato le norme per approvare questo scambio elettorale, il PD ha abbandonato l’aula causando ancora una volta la fine della seduta e facendo quindi saltare le proposte sull’introduzione dei referendum, la discussione sul porto della Margonara, la discussione sull’istituzione di una commissione d’indagine su ATA, dopo che è stato scoperto un documento che discrimina i savonesi in cittadini di seria A e serie B. Il PD utilizza la cosa pubblica per la sua bieca campagna elettorale, lasciando il consiglio in balia dei dispetti tra correnti, calpestando le minoranze e i cittadini. Non ci sarà più tempo per discutere né di referendum né di Margonara, probabilmente questo è stato l’ultimo consiglio comunale prima dell’approvazione del bilancio e delle elezioni. Spetterà alla prossima amministrazione, un’amministrazione a 5 stelle, approvare i referendum e ridare il potere di decidere ai cittadini e di opporsi, sperando sia ancora possibile, al progetto devastante in zona Margonara” aggiunge ancora Diaspro.
“Il PD vede un porto turistico per yacht con palazzoni a pochi metri dal deposito di bitume, che loro stessi hanno voluto, e i cittadini messi in un angolo, il M5S vede pontili galleggianti al posto del terminal funivie per nuovi posti barca a basso costo e la partecipazione costante dei cittadini alle decisioni che cambiano radicalmente l’aspetto della città. Tutti insieme possiamo farcela, tutti insieme possiamo liberare la città dalla morsa del PD e dei partiti accomodanti che fino a oggi glielo hanno lasciato fare” conclude.