Investitura

Savona 2016, Berruti consacra Cristina Battaglia: “La donna giusta per rilanciare la città”

"Dopo un lungo ciclo come è stato quello che ho avuto l'onore di guidare credo sia necessario proporre un progetto nuovo"

Savona. Da una parte l’amicizia, la stima e l’esperienza portata dall’aver ricoperto un ruolo simile, dall’altro il nuovo e la diversa prospettiva che potrebbe favorire un altro tipo di crescita. E tra la prima e la seconda, Federico Berruti sceglie la seconda.

Se non è una vera e propria investitura poco (o nulla) ci manca. A margine dell’incontro tenutosi ieri sera nella Sala Rossa di Palazzo Sisto con cui Cristina Battaglia ha aperto la sua campagna elettorale per le primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco di Savona, il primo cittadino uscente si è soffermato ad analizzare le qualità dei due concorrenti più accreditati per la vittoria finale (almeno nella fase delle “selezioni” interne al partito), cioè Livio Di Tullio e Cristina Battaglia.

“Io credo che dopo un lungo ciclo come è stato quello che ho avuto l’onore di guidare, soprattutto per un partito come il Pd (che è il movimento del cambiamento e dell’innovazione) sia necessario proporre un progetto nuovo – ha spiegato Berruti – Oltre che una vera amicizia, a Livio Di Tullio mi lega anche un rapporto di stima, quindi ho un giudizio assolutamente positivo sulle sue qualità e sulle sue competenze”.

Il tono, però, è quello che contempla un “ma” che infatti non tarda ad arrivare: “Tuttavia penso sia giusto provare a tracciare una strada nuova. Cristina Battaglia è una persona molto competente che porterebbe in questa vicenda, se fosse chiamata a guidarla, un modo di vedere le cose diverso dal nostro. Io credo che questo sarebbe utile”.

Insomma, per Federico Berruti il nome di Cristina Battaglia quale possibile candidato sindaco di Savona per il Partito Democratico è ben più che legittimo. Anzi, forse persino preferibile a quello del suo attuale vice Di Tullio.

Il placet di Berruti, però, arriva al termine di una lunga sequela di critiche mosse nei confronti di Cristina Battaglia, vista come il candidato “calato dall’alto”, con una “esperienza insufficiente” e che “vivendo e lavorando da sempre fuori Savona poco o nulla sa della città com’è ora”.

Quelli che per altri sono “nei”, per Berruti sono valori aggiunti: “Tutte le critiche sono legittime – concede il sindaco – E’ una savonese che ha sperimentato il lavoro e lo studio in altre città. Questo per alcuni può essere un limite. Per me è un valore aggiunto. Per una città come la nostra è il rischio è rinchiudersi. Quindi qualcuno che possa aprirci, aiutarci a stare dentro a reti, idee, conoscenze e rapporti più grandi secondo me sarebbe utile”.

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