Savona. “Con l’insediamento del centro destra alla guida politica della Regione Liguria si è ripresentata l’interrogazione sul riordino della sanità savonese. Stiamo riferendoci ai quattro presidi presenti nella nostra realtà. I dati ufficiali dicono che ci sono costi altissimi e troppi doppioni! La UIL FPL da sempre attenta alle problematiche dei cittadini, cosa che ci piace ricordare, ha sempre sostenuto e continuerà a sostenere la possibilità di mantenere in attività i quattro ospedali poiché ognuno di essi ha molto da dare alla cittadinanza di tutto il comprensorio”. Lo afferma il segretario provinciale della Uil Fpl Alessandro Enrico che torna sul tema del riordino della sanità del savonese, in attesa dei chiarimenti definitivi dalla Regione.
“Chiaramente saranno necessari degli interventi sia a livello strutturale che organizzativo, ma non è vero che i costi sono sproporzionati al fine. Vogliamo ricordare tutti i reparti chiusi in questi ultimi anni (vedi pneumologia e medicine varie) con il risultato di una forte diminuzione dei livelli assistenziali alla popolazione in terza età che, tra l’altro, è la più numerosa tra le provincie italiane”.
“Parliamo degli ospedali del ponente: Santa Corona a Pietra Ligure e S. Maria Misericordia ad Albenga. L’ideale sarebbe una sinergia tra i due presidi. Certo il Santa Corona dovrebbe essere ristrutturato facendolo rinascere come monoblocco senza ovviamente modificare lo status di DEA di II livello. La sua storia, l’importanza che ha sempre avuto sia strategicamente che professionalmente e che continua ad avere, ne fanno una perla rara”.
“Ricordiamo come nel periodo estivo la popolazione dei distretti da Finale L. ad Albenga, a causa del turismo presente sul territorio, al minimo si quintuplichi. La via principale ed unica di collegamento stradale è la via Aurelia rimasta ferma a trent’anni fa. Mai è stata previsto un ampliamento di tale importante via di comunicazione. L’Aurelia bis appare come l’opera incompleta per eccellenza. L’ospedale pietrese dista meno di un chilometro dalla vicina autostrada quindi ottimale per i collegamenti” aggiunge l’esponente sindacale.
“Albenga. Una realtà nuova. Un presidio appena costruito con enormi potenzialità(e spese). Una soluzione ottimale? Ridare lo status di Ospedale Azienda a Pietra Ligure con l’inserimento della struttura albenganese. Farli diventare una unica realtà che svolga la sua attività in maniera sinergica”.
“Appare evidente che il presidio ospedaliero capoluogo di provincia (San Paolo) debba essere mantenuto totalmente proprio per il ruolo ed il territorio a cui è asservito. In riferimento al presidio di Cairo Montenotte ribadiamo che la geografia del nostro territorio non è compatibile, come quella di Genova, ad un ospedale unico ma bensì, proprio per fornire le cure necessarie ed in particolare la prima urgenza, ribadiamo la necessità di tenere in attività il presidio cairese pronto ad ogni richiesta di intervento. Un altro esempio: sfruttare al meglio una sala operatoria di nuova concezione e da poco inaugurata!”.
“Se si ci ferma a riflettere un attimo si comprende come i quattro presidi savonesi siano posizionati geograficamente a completa tutela della sicurezza dei cittadini residenti e degli ospiti. Concludiamo chiedendo che l’eventuale ristrutturazione e riorganizzazione dei nostri quattro presidi sia fatta in modo oculato e condiviso con le parti sindacali che hanno esperienza diretta trentennale in materia. Riteniamo che tale condivisione possa portare ad un risultato positivo e utile sia per chi presta la propria alta professionalità all’interno dei quattro presidi che per la cittadinanza che ne usufruisce” conclude.