Savona. Prosegue il calendario di incontri territoriali per gli Stati generali della Sanità ligure dedicati alle aziende ospedaliere e alle Asl liguri sui contenuti del Libro Bianco. Questa mattina, al termine dell’incontro tecnico riservato ai rappresentanti della Asl 2 savonese, la vicepresidente e assessore regionale alla Salute Sonia Viale ha parlato del futuro della sanità savonese nell’aula magna del Padiglione Vigiola dell’ospedale San Paolo di Savona.
Mantenimento di tutti i presidi ospedalieri, maggiore specializzazione degli ospedali evitando sovrapposizioni, con l’obiettivo di garantire servizi di qualità. Questa la sintesi del messaggio lanciato dall’assessore regionale oggi a Savona che ha illustrato i contenuti della riforma sanitaria.
“In provincia di Savona ci sono criticità sugli indici di vecchiaia, in particolare in Val Bormida. I quattro ospedali sul territorio sono datati perché nel tempo non hanno avuto interventi di ristrutturazione e adeguamento, ma ad ogni presidio serve dare una identità precisa e funzionale e affronterò nelle Conferenze dei sindaci ogni problematica sulle istanze che arrivano dai singoli territorio” dice la Viale.
“Con la nuova riforma vogliamo mettere a sistema la sanità regionale secondo un nostro modello, un modello ligure che possa dare risposte concrete ai cittadini e ai loro diversi bisogni, come per le malattie croniche che affliggono la popolazione anziana” conclude l’assessore regionale.
Alle parole dell’assessore Viale ha risposto il consigliere regionale del M5S Andrea Melis: “Il mantenimento dei 4 ospedali è una buona notizia, l’importante è che venga preservata la sanità pubblica e i servizi nei presidi ospedalieri e servono garanzie per gli ospedali di Albenga (indipendentemente dalla vicenda Gsl) e di Cairo Montenotte”.
Tra i temi al centro del dibattito anche l’ipotesi di accorpamento delle Asl liguri: “Non abbiamo preclusioni rispetto a questa proposta, se serve a far risparmiare cosi e burocrazia sanitaria senza alterare i servizi per i cittadini ben venga, siamo a pronti a discuterne” conclude Melis.