Violenza sessuale

Palpeggia tre ragazze nella piscina di Carcare, profugo condannato

La sentenza con rito abbreviato: 14 mesi di reclusione, pena contenuta in quanto "fatto di lieve entità"

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Carcare. E’ stato condannato a 14 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, il profugo trentenne, originario del Bangladesh, che aveva palpeggiato tre ragazze in piscina a Carcare. Questa la sentenza emessa questa mattina dal Tribunale di Savona, con rito abbreviato, davanti al giudice Francesco Meloni.

La pena è stata contenuta rispetto alle richieste dell’accusa in quanto ritenuto “fatto di lieve entità”. Nei confronti dell’uomo, rimasto in carcere dal momento dell’arresto, il giudice ha dato il nulla osta per la procedura di espulsione dal territorio nazionale.

Secondo la ricostruzione dell’episodio il profugo era arrivato nella piscina di Carcare e dopo poco aveva avvicinato le ragazze tentando l’approccio, arrivando a palpeggiamenti anche nelle parti intime. La scena aveva scatenato la reazione di altri bagnanti, con il successivo e immediato intervento dei carabinieri.

Il Nucleo Operativo Radiomobile di Cairo Montenotte e della stazione di Carcare erano intervenuti prontamente e arrestato il 30enne con la grave accusa di violenza sessuale.

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