Raccolta firme

Margonara, ora arriva la petizione online: “Salviamo la Madonnetta, è una risorsa turistica”

146 le firme raccolte in poco più di 12 ore

Porto Margonara

Savona. 100 sostenitori in 9 ore, 146 in 13 ore, e siamo solo all’inizio: è partita subito forte “Salviamo la Margonara dal Cemento”, la petizione lanciata ieri sera su Change.org dai vari comitati in difesa del litorale tra Savona e Albissola, Margonara Viva, Madonnetta Forever, Gruppo Mamme Margonara, “Salviamo la Madonnetta e le spiagge della Margonara” e Bagni S. Cristoforo.

La sottoscrizione, diretta a tutti gli organi istituzionali in qualche modo coinvolti nel progetto (Governo, Regione, Provincia, sindaci di Savona e Albissola, Port Authority e Soprintendenza), ha come obiettivo quello di fermare la costruzione del porticciolo turistico, ritornato prepotentemente attuale da qualche mese dopo la sentenza del Consiglio di Stato a favore di Giovanni Gambardella.

“Ancora una volta – recita la petizione – si sono già sacrificati posti di lavoro esistenti e generati da questo litorale e si vuole distruggere la certezza di una risorsa ambientale ed economica che valorizza questo territorio, sulla promessa di un progetto che, anche in un recente studio sui porti turistici realizzato da una delle maggiori società internazionali di consulenza per gli investitori del settore, non è nemmeno menzionato tra i progetti di rilievo previsti sulla costa Ligure”.

“La realizzazione del porto, nel sito attualmente individuato – spiegano i comitati – implicherebbe la perdita definitiva dell’ultimo tratto di costa scarsamente antropizzato, compreso tra la zona S. Cristoforo e lo scoglio della Madonnetta, perfettamente balneabile. In questo tratto sono presenti due arenili con una superficie complessiva di circa 5000 mq, e con uno sviluppo lineare di circa 400 m. Le spiagge, per le cittadine balneari a vocazione turistica, rappresentano un bene irrinunciabile ed una risorsa, unica e preziosa, da salvaguardare: sono il nostro oro“.

La realizzazione del porto, oltre a cancellare i tratti di arenile attualmente presenti, potrebbe produrre fenomeni erosivi a levante – è l’allarme lanciato dai comitati – Il Comune di Albissola Marina, in tal senso, non escludendo a priori, evidentemente, questo rischio, ha richiesto, in sede di Conferenza dei Servizi, come prescrizione, la presentazione di uno studio idraulico e meteo marino completo, preventivo”.

Infine c’è anche un aspetto sociale: “La spiaggia della Madonnetta rappresenta un punto di ritrovo importante, da decenni. E’ frequentata da tante famiglie, della zona, con bambini. Da quando sono stati chiusi gli stabilmente balneari la spiaggia, nonostante la evidente scomodità, non è stata abbandonata. Anzi. E’ stata autogestita da abitanti della zona. Un ottimo esperimento… che ha funzionato. Le famiglie hanno continuato a frequentare la spiaggia. A queste si aggiungono decine di turisti. E’ un arenile frequentatissimo, nonostante l’attuale, pressoché totale, assenza di servizi”.

“Noi riteniamo necessaria la ‘riqualificazione’ della zona – spiegano i promotori della petizione – ma nella direzione della salvaguardia e valorizzazione dell’arenile attualmente presente, dello specchio acqueo antistante, e della costa rocciosa compresa tra lo scoglio della Madonnetta e quello della Margonara. Il tratto di costa compreso tra lo scoglio della Margonara e gli ex bagni San Cristoforo, per noi, non rappresenta una zona degradata, ma una vera e propria attrattiva, in termini economici, sociali e ambientali, da salvaguardare e valorizzare come testimoniano le centinaia di bagnanti che ogni anno continuano a sceglierla e i proprietari dei natanti che è frequentissimo vedere sostare proprio davanti a questo tratto”.