Interrogazione

Discarica Stella, Melis (M5S): “Qui gli scavi del Terzo Valico a rischio amianto”

Interrogazione in consiglio regionale: "Quanto guadagna il Comune? C'è in gioco la salute dei cittadini"

Il trattamento dell'amianto nel cantiere del Terzo Valico di Cravasco

Stella. “Una discarica di materiali inerti, nel cuore dell’entroterra savonese. Già così ce ne sarebbe abbastanza per cominciare a preoccuparsi. Ma quella di Stella non è una discarica qualunque, bensì uno dei siti utilizzati per lo scarico degli scavi del Terzo Valico, il cui cantiere è rimasto a lungo chiuso per concentrazioni sopra la norma di amianto”. A parlare è Andrea Melis, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle: la discarica in questione è quella di località Colletto a Stella San Giovanni.

“Arpal, dal canto suo – prosegue Melis – ha rassicurato che a Stella non sarebbero state superate le soglie di questo minerale altamente nocivo per la salute. Nel frattempo, però, dal cantiere del Terzo Valico continuano a partire camion carichi di materiali inerti, alcuni dei quali diretti proprio alla discarica savonese di località Colletto. Se fin’ora amianto non c’è stato, chi ci assicura che non possa arrivare in futuro?”.

“A lasciare perplessi – accusa il pentastellato – è anche la conformazione della discarica: una piccola vallata estremamente ripida e a strapiombo sulla strada provinciale che, in caso, di smottamento, rischia di essere travolta, con conseguenze imprevedibili sulla circolazione e sull’ambiente. Senza contare la quantità di mezzi pesanti che servono la discarica, appesantendo la viabilità e devastando un manto stradale già ampiamente compromesso”.

“Il Comune di Stella, dal canto suo, aveva rassicurato tutti sul futuro della discarica, per bocca del primo cittadino”, ricorda Melis, riportando le parole pronunciate dal primo cittadino Marina Lombardi nell’agosto 2014: “Le operazioni potranno durare per due-tre anni, dipende dalla capacità di capienza del sito. Gli scempi del passato non si ripeteranno. Purtroppo la discarica è stata una ‘eredità’ ricevuta dalle giunte Vicenzi e Biale. Ripeto, oggi non si corrono rischi e le casse comunali riscuoteranno una percentuale di introiti in base allo stoccaggio”.

“La domanda sorge spontanea – insiste Melis – quanto guadagna realmente il Comune dalla discarica? E per quanto tempo ha intenzione di mantenerla attiva? Fino a quando ha intenzione di riempire una discarica che già oggi appare satura e a costante rischio inquinamento?”.

“Abbiamo rivolto il quesito anche alla Giunta Toti con un’interrogazione, depositata nei giorni scorsi, per conoscere la posizione della Regione sulla discarica di Stella. In gioco non ci sono solo i conti di un bilancio comunale, ma la salute dei cittadini e la salvaguardia di un territorio sacrificato sull’altare di grandi opere dannose, inutili e pericolose. Anche a svariati chilometri di distanza”, conclude Melis.