Alassio. Consegnare l’Alassino d’oro al presidente dello Zimbabwe Robert Gabriel Mugabe. La proposta, in realtà una provocazione, viene lanciata all’amministrazione Canepa dal consigliere comunale di “Insieme x” Angelo Galtieri.
“Ad un anno dalla visita della delegazione dello Zimbabwe propongo di consegnare il premio al Presidente del paese Africano. Per ricostruire la vicenda occorre fare un passo indietro e tornare al febbraio 2015 – spiega Galtieri -. ‘Alassio, attraverso il gemellaggio con lo Zimbabwe, avvia una nuova stagione di promozione turistica della Città e del suo comprensorio, attraverso l’apertura di nuovi canali commerciali e turistici internazionali e una presenza speciale ad EXPO 2015’. Si è conclusa la visita ufficiale nella Città di Alassio della delegazione dello Zimbabwe, composta da S.E. Godfrey Magwenzi, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario dello Zimbabwe e da S.E. George El Badaoui, Console Generale dello Stato”.
“Il 21 febbraio 2016 il Presidente e leader dello Zimbabwe e dello Zimbabwe African National Union compie i suoi primi 92 anni nell’assordante silenzio dell’ingrata amministrazione Alassina. Il genetliaco di Robert Gabriel Mugabe non è né può essere per chi vive di turismo come i cittadini di Alassio un fatto che possa passare sottotraccia. (personalmente esprimo le mie formali scuse per il ritardo)” ironizza Galtieri.
“Ritengo quindi mio dovere sopperire alle dimenticanze dell’amministrazione proponendo formalmente la candidatura di R.G.Mugabe all’Alassino d’oro con le seguenti motivazioni: per quanto fatto a favore dello sviluppo del turismo alassino; per quanto fatto nella lotta a favore dei diritti dell’uomo; per quanto fatto a favore dello sviluppo della democrazia in Zimbabwe. Certo che dopo l’adozione dell’accordo di collaborazione tra Alassio e R.G.Mugabe sarà dovere dell’amministrazione Canepa riconoscere il doveroso premio, ed invitarlo a trascorrere un soggiorno con la famiglia nella nostra Città, adoperandosi contemporaneamente a rimuovere lo status ‘di persona non grata nell’Unione Europea’” conclude Galtieri.