Borghetto Santo Spirito. Corre troppo, viene multato, paga la contravvenzione entro i termini ma dopo un anno si vede richiedere altri 5 euro per le spese postali.
E’ questo il caso di cui è stato protagonista un automobilista loanese di 32 anni che maggio dello scorso anno era stato sanzionato per aver superato il limite di velocità mentre stava viaggiando in auto lungo la provinciale che collega Borghetto con Toirano.
“In quella zona c’è un autovelox posizionato dalla polizia municipale di Borghetto – racconta il guidatore – L’apparecchio ha stabilito che quando ho commesso l’infrazione stavo viaggiando a 60 chilometri orari, quindi ben 10 chilometri in più rispetto al limite consentito dei 50 orari. Un mese dopo, tramite raccomandata, mi è stata recapitata a casa la multa”.
Va precisato un dettaglio fondamentale: “Quando il postino è passato io ero fuori casa per lavoro e quindi non ho potuto ritirare immediatamente la raccomandata. Il portalettere, però, mi ha lasciato un avviso nella buca. Il giorno mi sono recato all’ufficio postale, ho ritirato il plico e ho pagato quanto dovevo. Avrei dovuto versare 67.47 euro, ma saldando entro cinque giorni dal ricevimento della lettera ho potuto beneficiare di uno ‘sconto’ del 30 per cento. Alla fine ho pagato solo 51.07 euro”.
Stampata la ricevuta del versamento, effettuato presso un tabaccaio, la pratica pareva risolta. Almeno fino a qualche giorno fa, quando l’automobilista ha ricevuto una nuova lettera con cui la polizia municipale di Borghetto chiedeva il versamento di altri soldi.
“I vigili – spiega ancora il 32enne – dicono che devo ancora versare altri 4 euro e 80 centesimi per le ‘spese postali di comunicazione di avvenuto deposito’. In sostanza, devo pagare quasi 5 euro per coprire le spese di giacenza della lettera presso l’ufficio postale di Loano”.

Una richiesta che ha incuriosito non poco il giovane loanese: “Tralasciando la data di invio della seconda richiesta (quasi 10 mesi dopo aver pagato la multa), trovo che far pagare quasi 5 euro per un solo giorno di giacenza della lettera sia eccessivo. Senza contare che per inviare la richiesta di versamento di questa cifra, necessaria a pagare le spese postali, la municipale ha dovuto inviare una nuova lettera, cosa che a sua volta ha comportato un ulteriore costo dal punto di vista postale”.
Le osservazioni del giovane loanese sono legittime, ma facilmente contrastabili. L’ammontare “maggiorato” della multa in caso di giacenza della lettera presso l’ufficio postale, infatti, è indicato in modo molto chiaro nel plico che conteneva la notifica della prima multa.

Le “pretese” della municipale borghettina, inoltre, sono del tutto identiche a quelle delle altre polizie municipali del paese e tutt’altro che campate per aria: “Lasciare una lettera in giacenza all’ufficio postale per noi ha un costo – conferma il comandante Fulvio Panizza – Ogni anno le polizie municipali devono versare alle Poste Italiane quanto dovuto per tale servizio. Trattandosi di cifre irrisorie gli utenti potrebbero legittimamente pensare che sia ingiusto richiedere anche il versamento di questo ‘obolo’. Tuttavia, se si considera la quantità di contravvenzioni inviate per posta ogni anno è facile capire come queste costituiscano una voce di spesa piuttosto importante sul bilancio del Comune”.
Altro aspetto: “Il fatto che la richiesta di versamento delle spese postali sia arrivata quasi un anno dopo la contestazione non deve ingannare – specifica ancora Panizza – Il saldo incompleto di una contravvenzione, infatti, può portare all’emissione di una cartella valida fino a cinque anni dopo la data in cui è stata commessa l’infrazione. Comunicazioni di questo genere, quindi, rappresentano una sorta di cortesia nei confronti degli utenti. L’alternativa sarebbe stato l’invio di una cartella esattoriale da parte dell’azienda che si occupa della riscossione”.