J'accuse

Aumento Tari a Savona, Arecco: “Lo dico da anni, la differenziata di ATA non fa risparmiare”

"Il servizio costa sempre di più ed è ormai insostenibile, non resta che aspettare le elezioni..."

differenziata

Savona. “Lo avevo detto, sono anni che lo vado ripetendo, inascoltato dalla Giunta Berruti: la raccolta differenziata, per come è stata organizzata in città, costa fatica e perdita di tempo per l’utente, ma, sicuramente, non lo fa risparmiare”. A lanciare l’attacco è il consigliere di minoranza Massimo Arecco della Lega Nord, che punta il dito contro il possibile aumento della Tari.

“Sono anni che, dai banchi dell’opposizione in Consiglio comunale, critico politicamente l’attuale amministrazione per come ha gestito fino ad oggi il problema dei rifiuti e ha controllato l’operato della municipalizzata ATA – tuona il leghista – Sono anni che mi oppongo ai progetti di espansione dell’Azienda nei piccoli comuni dell’entroterra ed ora anche fuori provincia. Sono anni che lamento i ritardi nell’attivazione del servizio di raccolta differenziata, anche per le tante e costose multe comminate fino ad oggi al Comune di Savona e pagate dai cittadini savonesi. Sono anni che lamento la necessità di migliorare la qualità del servizio di pulizia di strade e marciapiedi”.

Arecco rievoca anni di battaglie: “Ho giudicato negativamente l’operato dell’azienda in occasione del recente licenziamento di due lavoratori interni, sia per le modalità impiegate, sia per i costi sostenuti al fine di raccogliere elementi per dimostrarne l’asserita infedeltà. Ho sollevato critiche in materia di bilancio della municipalizzata, ho segnalato le doglianze per i ritardi nel pagamento di parte dei fornitori, ho chiesto l’applicazione di criteri differenti per le assunzioni del personale. Ho eccepito quanto sia stato irrilevante, nell’intero arco dei cinque anni, il ruolo politico svolto dall’Assessore all’ambiente, Colui che, leggiamo sui quotidiani, solo al termine del proprio mandato, a pochi mesi dalle elezioni, minaccia le proprie dimissioni dalla Giunta”.

“E il risultato, alla fine di questo lungo lavoro di opposizione alle scelte operate dalla Giunta Berruti in materia ambientale e di gestione della filiera dei rifiuti, quale è stato? – si chiede il consigliere – L’amministrazione e i vertici aziendali hanno confermato che, sulla base dei Loro conti ed utilizzando a supporto i Loro dati tecnici, la città è pulita, il servizio di raccolta differenziata, seppure avviato con considerevole ritardo, funziona egregiamente, i fornitori sono pagati regolarmente come da contratti ed accordi, la politica di espansione all’esterno dell’ambito savonese è la panacea di ogni problema, e la previsione di diversificazione aziendale in materia di gestione delle spiagge è reddituale e strategica. In sintesi: che la mia è pura e sterile propaganda politica”.

“Però i cittadini e gli imprenditori, Savona, la vivono e la vedono per come si è ridotta – insiste Arecco – Poi arrivano i conti della Tari ed ecco che, improvvisamente, le utenze commerciali ed i privati scoprono che il servizio offerto costa sempre di più ed ormai è diventato quasi insostenibile”.

“Ed ora che cosa resta da fare? Nulla, se non aspettare il giorno delle prossime elezioni comunali – conclude il consigliere – e ricordarsi anche di come, fino ad oggi, è stato gestito il tema dei rifiuti a Savona da parte di coloro che ci hanno amministrato e che, imperterriti, se dovessero essere confermati alla guida di palazzo Sisto, continuerebbero a procedere con gli stessi criteri e metodi, affinché ‘tutto cambi, perché nulla cambi'”.

leggi anche
Consiglio Savona Deserto Referendum M5S
Pochi
Savona, bagarre sui rincari della Tari: manca il numero legale e salta il consiglio comunale