Savona. Circa 172 euro: questa la cifra annua che in media ogni cittadino di Savona deve sborsare per pagare la famigerata Tari, la tassa sui rifiuti. Un dato che colloca la città della Torretta al 38esimo posto in Italia tra i capoluoghi, a metà tra la “carissima” Brindisi e l’economicissima Fermo.
L’indagine è stata condotta dal Centro Studi di Confedilizia, l’associazione storica dei proprietari di immobili, elaborando i dati del Dipartimento Finanze e Commercio di tutti i capoluoghi di provincia del territorio nazionale. Savona è a centro classifica: un dato che non permette di gioire ma nemmeno di piangere. Palazzo Sisto infatti applica una Tari nella media: 172 euro, solo 4 in più di Mantova che occupa la 45a posizione (su 90) con 168 euro. Nulla di paragonabile alla “capolista” Brindisi nella quale la Tari incide sulle tasche dei cittadini per 308 euro l’anno, seguita da Venezia con 289 e Salerno con 255; d’altro canto la cifra resta ben distante da quella richiesta dai Comuni meno “esosi”, che sono Fermo (solo 86 euro l’anno), Isernia (91) e Matera (93).
Risultati simili per altre due città liguri: La Spezia è un poco più cara (190 euro, 30° posto), Genova più economica (è in 41a posizione con 169 euro). Fa eccezione invece Imperia, che raggiunge un poco invidiabile decimo posto in classifica, dall’alto dei suoi 219 euro annui pro capite.