Vado Ligure. La Prefettura di Savona ha convocato le organizzazioni sindacali e Waste Italia il prossimo 10 febbraio per l’incontro previsto dalle procedure di legge a seguito dell’apertura da parte di FP-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI di Savona dello stato di agitazione dei lavoratori delle aziende Waste Italia (ex Geotea e Bossarino) ed Ecosavona di Vado Ligure.
L’iniziativa sindacale verte sulle forti preoccupazioni da tempo emerse tra i lavoratori (circa sessanta nei tre siti vadesi più quelli dell’indotto) e nei sindacati in merito al futuro ed alle effettive prospettive delle tre unità produttive di Vado Ligure. “Molte domande poste da tempo ai vertici aziendali fino ad oggi hanno trovato risposte parziali e non totalmente convincenti – affermano Cgil, Cisl e Uil in un comunicato congiunto – oltre al quadro generale complessivo che genera tali interrogativi, preoccupa il fatto che al momento dell’apertura della vertenza risultano versati i contributi solo per una parte dei lavoratori (quelli di Ecosavona) mentre mancano quelli per i lavoratori delle altre aziende vadesi del gruppo (ex Geotea e Bossarino)”.
“Non ci sono reali certezze – denunciano i sindacati – per la realizzazione dei lavori indispensabili per garantire la continuità alla discarica di Bossarino e neppure rispetto alla fine dei lavori di adeguamento impiantistico in quella del Boscaccio (Ecosavona) iniziati da tempo ma ancora non terminati. Infine preoccupano le voci relative ad esposizioni debitorie, anche a livello locale, in un momento in cui, invece, non si riscontrano diminuzioni di attività nelle discariche di Bossarino ed Ecosavona e, conseguentemente, nella redditività che le unità produttive di Vado Ligure garantiscono al gruppo”.
“Per FP-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI di Savona è indispensabile che Waste Italia fornisca finalmente risposte chiare alle domande che il sindacato ed i lavoratori stanno sollevando da troppo tempo e che, fino ad oggi, non hanno trovato le risposte attese” concludono.