Liguria. Non solo maggiore tutela del turista, ma anche pericoli per la sicurezza pubblica. Federalberghi-Confcommercio pone l’accento sul fenomeno della sharing economy, fenomeno che nasconde anche molte irregolarità. Moltissime anche in provincia di Savona le “case fantasme”, cioè non registrate.
Per Americo Pilati, presidente regionale di Federalberghi “occorre trovare un equilibrio nel comparto dell’ospitalità che sta vivendo il grande sviluppo della “sharing economy””.
Forte il richiamo alle condizioni e regole fondamentali da quelle fiscali a quelle della sicurezza. “Queste vanno rispettate da tutti i soggetti che operano sul mercato. Perché le norme di sicurezza e sanitarie, per la tutela del consumatore finale, che giustamente si applicano al turismo cosiddetto tradizionale come gli alberghi, devono essere seguite anche da tutte quelle attività che operano nell’economia della condivisione”, avverte Pilati.
Esiste poi il problema della sicurezza: “Molti affittacamere, come chi affitta case non registra la clientela. Oltre ad evadere il Fisco, potrebbe ospitare soggetti pericolosi-afferma Pilati-Abbiamo già sollevato questo problema nel corso di una serie di incontri in questura, lo faremo nuovamente”. Inoltre la stessa Federalberghi ha scritto a tutti i Comuni della Riviera perché venga affrontato il fenomeno dell’abusivismo turistico. “Solo Sanremo e Rapallo hanno risposto ed ha già attuato controlli capillari sul territorio ed ha scoperto diverse irregolarità, alcune delle quali sanzionate”, dice Pilati. Obiettivo della Federalberghi è quello di “investire” del problema della sharing economy incontrollata tutta la Riviera, entroterra compreso.
Sussiste poi un problema di concorrenza sleale. “Solo le strutture certificate-insiste Pilati-possono garantire livelli occupazionali, e le esperienze professionali maturate negli anni. Alberghi e residence che ora sono messi a rischio dall’incontrollato proliferare del sommerso. Oltrettutto a questo fenomeno si è generato anche un indotto: imprese di pulizia e lavanderie che abusivamente offrono servizi per incassare soldi in nero approfittando di questa nuova nicchia di mercato con la conseguenza di spingere i proprietari-locatori a restare nell’illegalità favorendo appunto l’evasione fiscale”.