Savona. Prima il vicesegretario del PD Debora Serracchiani, poi il ministro Graziano Del Rio. Ora tocca all’emissario dello stesso ministro, Ivano Russo, cercare di rasserenare gli animi in porto a Savona destinato ad essere accorpato con quello di Genova.
Domani, dopo l’arrivo all’aeroporto di Genova, lo attendono prima al cantiere di Vado Ligure dove è in corso la costruzione della piattaforma Maersk, quindi nella sede dell’Autorità portuale di Savona, poi incontrerà le segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL. Prevista una terza tappa con visita al bacino portuale di Savona. La quarta e ultima tappa è in programma alla Capitaneria di Porto per incontrare i presidenti delle associazioni Terminalisti, Utenti del Porto e Spedizionieri.
L’arrivo di Russo è stato programmato in un momento di grande incertezza per il porto di Savona. L’operazione di accorpamento del porto con quello di Genova, come noto, viene vissuta come un’annessione.
La visita savonese è l’ennesimo tentativo di placare i diffusi timori sugli effetti che la nuova riforma dei porti provocherà su Savona, ad iniziare dalla cancellazione della sede di Autorità Portuale.