Patrimonio costiero

Difesa della costa, sì dal Consiglio regionale a interventi per Capo Santa Croce e la Caprazoppa

Tutela del patrimonio costiero ad Alassio e Finale Ligure

Ritrovo gay Caprazoppa

Alassio/Finale L. Via libera da parte del Consiglio regionale al piano di tutela dell’ambiente marino e costiero per Capo Santa Croce ad Alassio e per la Caprazoppa a Finale Ligure. Il provvedimento è stato approvato con 23 voti a favore (maggioranza Pd e Rete a sinistra ) e 6 astenuti (Mov5Stelle).

Il Piano costituisce lo strumento di pianificazione individuato dalla Regione Liguria per garantire uno sviluppo durevole e socialmente accettabile delle zone costiere e viene redatto per stralci territoriali chiamati “ambiti costieri”, che raggruppano più unità fisiografiche.

Le finalità del Piano sono il riequilibrio dei litorali, la sicurezza della costa alta, il miglioramento della qualità delle acque costiere, la difesa e valorizzazione degli habitat marini e costieri. Nello specifiche, le  principali criticità erosive dell’area sono imputabili in origine alla costruzione della linea ferroviaria costiera che ha innescato una reazione a catena determinando la scomparsa di lunghi tratti di spiaggia emersa e l’irrigidimento dell’intero tratto di litorale, tramite la costruzione di opere di difesa rigide principalmente trasversali.

La presenza del delta del fiume Centa offre un’opportunità aggiuntiva rispetto ad altri settori della costa ligure. Infatti è stato individuato un deposito di sabbie relitte sui fondali davanti a Ceriale a profondità di circa 60 m. Da questo sito potrebbe essere possibile prelevare un grande quantitativo di sabbia e ghiaia da utilizzare per la ricostruzione delle spiagge dell’intero ambito costiero. Il Piano ha tenuto conto di questa risorsa prevedendone la possibilità di utilizzo e le modalità di sfruttamento, avendo presente che si tratta di una risorsa importante e non rinnovabile, valutandone i possibili impatti derivanti dall’escavazione e dal versamento.

Questo intervento su vasta scala infatti è stato valutato in funzione degli obiettivi di salvaguardia degli habitat di pregio presenti nell’area (Posidonia oceanica, fondi coralligeni e beach rock) sia per quanto riguarda la fase di prelievo del materiale dal deposito, sia alla luce delle nuove configurazioni di spiaggia ottenibili attraverso i ripascimenti.

Luigi De Vincenzi (Pd) ha annunciato il voto favorevole al provvedimento “che è un ulteriore passo in avanti nelle azioni coordinate tese alla salvaguardia del nostro patrimonio costiero e marino che diventerà anche un motore di sviluppo”.

L’assessore alla difesa del suolo Giacomo Giampedrone ha invitato i consiglieri del Movimento 5 Stelle, che in commissione si erano astenuti, a votare a favore del provvedimento e ha rilevato che quest’ultimo intervento si inserisce in una serie di interventi coordinati che in futuro dovranno riguardare anche il levante ligure.