Ceriale. Un passaggio burocratico all’apparenza marginale ma in realtà di importanza fondamentale. E’ quello che a novembre scorso ha portato alla rimozione del defibrillatore posizionato all’interno delle scuole di località Magnone e donato dall’Ascom di Ceriale.
Il defibrillatore è frutto dei fondi del “Progetto Vita Il Cuore di Piacenza” raccolti durante la rassegna estiva “Un pontile di risate” promossa nel 2013 dal Comune in collaborazione con le associazioni, i commercianti e organizzata dall’agenzia Hpi Event.
Durante le quattro serate di cabaret dei comici Raul Cremona, Giuseppe Giacobazzi, Giovanni Vernia e Paolo Cevoli erano stati raccolti circa 2 mila euro, donati dal pubblico tramite quote di 2 euro, raggiungendo così le risorse necessarie per l’acquisto di un singolo defibrillatore.

L’apparecchio è stato acquistato dall’agenzia di eventi e poi donato al Comune tramite l’associazione commercianti presieduta da Gianbenedetto Calcagno. Subito dopo l’estate 2013 l’amministrazione del sindaco Ennio Fazio aveva deciso di installarlo all’interno della palestra frequentata dalle associazioni sportive della città e dagli alunni dell’asilo e delle scuole primarie e secondarie.

L’apparecchio è rimasto al suo posto per circa due anni. A novembre dello scorso anno, però, il presidente dell’Ascom Calcagno si è visto recapitare dal Comune una lettera con la quale si chiedeva all’associazione di provvedere al consueto “tagliando” periodico del defibrillatore, visto che il periodo di validità sarebbe scaduto entro il 31 dicembre 2015.
“A quanto pare – spiega Calcagno – gli uffici comunali non hanno mai portato a termine l’iter burocratico per l’acquisizione dell’apparecchio da parte dell’amministrazione. Il defibrillatore, quindi, negli ultimi due anni è rimasto ufficialmente di proprietà della nostra associazione e nominalmente di proprietà del Comune. Perciò quando è scaduto il periodo di validità, le istituzioni preposte a vigilare sul funzionamento dell’apparecchio hanno ricordato al suo proprietario, cioè l’Ascom, di provvedere ad effettuare i controlli necessari a verificarne il funzionamento”.

In attesa di capire dove fosse l’inghippo e soprattutto come risolverlo, l’apparecchio è stato riconsegnato a Calcagno, che lo ha ancora con sé: “Il costo dell’operazione è minimo – spiega il presidente di Ascom – e ammonta a circa 100 euro. Il problema è dato dal fatto che l’apparecchio non può restare di proprietà dell’associazione, ma deve passare ufficialmente al Comune”.
Questo problema dovrebbe essere risolto nel giro di pochi giorni: “A breve – spiega l’assessore al turismo Marinella Fasano, che si è già fatta carico della questione – produrremo una delibera di giunta con cui l’amministrazione accetterà ufficialmente la donazione del defibrillatore, che così potrà essere sottoposto a manutenzione e tornare al suo posto in palestra. Tutto dovrebbe rientrare entro una decina di giorni al massimo”.