Vedute diverse

Carcere, scontro tra sindacati: “Agenti senza nulla da fare? Non è vero, stanno lavorando”

Carcere di Savona

Savona. “Finalmente domani, 18 febbraio, si decideranno le sorti del personale di Polizia Penitenziaria che espleta servizio al Sant’Agostino di Savona, circa 50 poliziotti che con encomiabile senso del dovere fino ad oggi si sono prestati a innumerevoli servizi e non, come dice purtroppo un sindacato, ‘a vigilare le mura’ o pensare ad ‘un carcere bed and breakfast'”. Il vertice di domani a Roma, incentrato sulla destinazione degli agenti di polizia penitenziaria attualmente in servizio a Savona, diventa occasione di scontro tra due sindacati, la Uilpa Penitenziari e il SAPPE.

Se il secondo aveva lancia l’allarme parlando di 40 agenti senza compiti da svolgere, il primo replica duramente. “Gli agenti di fatto sono impegnati in traduzioni, piantonanti sul territorio ligure e soprattutto stanno ultimando i lavori di dismissione istituto così come voluto dallo stesso Ministro Orlando”, spiega Fabio Pagani, Segretario Regionale della UILPA Penitenziari. Che aggiunge: “Confermiamo che la chiusura del S. Agostino risulta una decisione azzardata. Le sorti del personale di Polizia Penitenziaria domani troveranno sicura definizione, invece il nostro monito è rivolto alla politica savonese e ligure: ci auguriamo infatti che insieme all’amministrazione penitenziaria identifichino in fretta l’area per un nuovo carcere a Savona”.

“Speriamo – aggiunge Pagani – possa essere accolta la nostra proposta, ovvero di vedere il nuovo penitenziario all’interno della Scuola di Polizia Penitenziaria di Cairo Montenotte. E’ vero, ci piacerebbe immaginare una società senza carcere, senza violenze, senza reati, è il sogno di tutti, ma la realtà purtroppo è un’altra e la criminalità italiana non può certo essere paragonata a quella norvegese”.

“L’emergenza carceri non è affatto finita: possiamo dire che senza Savona si implementa l’emergenza in Liguria e, di conseguenza, l’auspicio resta quello che il Ministro della Giustizia possa presto intercedere presso il Governo affinché venga posto davvero all’ODG la questione carcere. Perché è ovvio – conclude Pagani – servono mezzi, uomini e donne, strumenti per efficientare un sistema che presenta tante, troppe crepe… nel frattempo ci auguriamo che si trovi immediata soluzione per nuovo penitenziario a Savona”.

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