Borghetto Santo Spirito. Il Comune di Borghetto non corre il rischio di essere commissariato. E’ quanto emerso dall’incontro tenutosi questa mattina tra l’amministrazione guidata dal sindaco Gianni Gandolfo e il prefetto di Savona.
Nei giorni scorsi il Tar della Liguria ha accolto il ricorso presentato dalla minoranza a proposito della pratica sugli equilibri di bilancio discussa in occasione del consiglio comunale del 29 settembre 2014.
Secondo la minoranza, tali pratiche presentavano numerosi difetti e vizi tali da renderla “non approvabile”. Nonostante le spiegazioni dei consiglieri Roberto Moreno e Bruno Angelucci (Pdl), Pier Paolo Villa (Lega per Borghetto) e Luigi Picasso (Gruppo Misto) la maggioranza è andata per la propria strada e ha fatto passare il documento. In seguito, la stessa maggioranza ha cercato di “correggere il tiro” con una successiva delibera.
Per nulla convinti della legittimità di questi atti, un mese dopo il consiglio “della discordia” i consiglieri di minoranza hanno presentato ricorso al Tar. Il Tribunale Amministrativo ha annullato entrambi i documenti e fino a ieri sull’orizzonte della maggioranza si profilava la sagoma del possibile commissariamento.
Fino a ieri, appunto: questa mattina, infatti, la giunta ha incontrato il prefetto per capire in quale modo rimediare alla situazione ed evitare la conclusione anticipata del mandato dell’attuale giunta.
“La delibera annullata dal Tar – fanno sapere dal municipio borghettino i membri della maggioranza – non pregiudica l’approvazione del bilancio 2014 in quanto si trattava di una mera presa d’atto del fatto che non vi erano interventi da fare per salvaguardare gli equilibri di bilancio (la procedura di scioglimento scatterebbe qualora tali provvedimenti, se necessari, non venissero attuati)”.
“Si è trattato, secondo il Tar, di un errore formale che non pregiudica la sostanza di un bilancio regolare che non necessitava di riequilibri, tanto che il consiglio comunale ha poi normalmente approvato il bilancio consuntivo 2014 senza riscontrare problemi di sorta. Qualora le autorità competenti riscontrassero la necessità da parte del Comune di assumere atti volti a sanare la situazione in merito alle delibere annullate, si procederà naturalmente con la massima rapidità”.
E poi, rivolgendosi alle minoranze che hanno presentato ricorso: “Ci dispiace notare da parte dei consiglieri di minoranza un accenno polemico in merito alle spese legali sostenute dal Comune per difendersi dal ricorso, del tutto in linea con le tariffe vigenti (circa 2500 euro senza rimborsi spese)”.
“Al di là di questa polemica confidiamo sul fatto che d’ora in avanti, abbandonato il clima pesante e gli atteggiamenti da ‘muro contro muro’ che hanno caratterizzato una parte troppo lunga di questa legislatura, i consiglieri di minoranza vorranno terminare questo mandato collaborando in modo costruttivo insieme al nostro gruppo per amministrare nel miglior modo possibile il nostro paese”.