Liguria. “Le conclusioni dell’avvocato generale presso la Corte di Giustizia Europea (una sorta di nostro pubblico ministero) e cioè che la proroga delle concessioni balneari al 2020 non sarebbe compatibile con il diritto europeo, necessitano di una attenta lettura e di valutazioni insieme ai nostri legali, già intervenuti in Lussemburgo nel dibattimento, non appena queste conclusioni saranno depositate, (presumibilmente oggi o domani), così da capirne meglio le motivazioni e i possibili effetti”.
A dirlo è Riccardo Borgo, presidente del Sindacato Italiano Balneari di Fipe-Confcommercio, che aggiunge: “Non è che coltivassimo soverchie illusioni, visto anche l’atteggiamento dell’avvocato generale durante il dibattimento: il miracolo non si è avverato e ora vedremo quale sarà (che è poi quello che conta davvero) la sentenza della Corte di Giustizia che avremo tra qualche mese”.
“Martedì prossimo a Carrara, in occasione di Balnearia, nell’assemblea unitaria indetta da Sib, Fiba, Assobalneari e Oasi, avremo modo di approfondire e analizzare tutti gli aspetti di questa vicenda”.
“Occorre tenere i nervi saldi e la mente lucida – conclude Borgo – Intanto affermiamo con forza che questa avvisaglia nulla toglie all’impegno e alla determinazione nella difesa delle nostre imprese. Né, ci auguriamo, alla volontà di Parlamento, Governo, Regioni e Comuni di lavorare alacremente su una legge di riforma condivisa (non in contrasto con la normativa europea ma nemmeno succube delle strette maglie burocratiche europee) che tuteli davvero il futuro delle imprese e il lavoro delle nostre famiglie”.