A muso duro

Albenga, l’Istituto di Studi Liguri replica a Ciangherotti: “Ci diffama”, denuncia in arrivo?

Il consigliere forzista aveva espresso dubbi sulla trasparenza della gestione museale

museo navale albenga

Albenga. “Le dichiarazioni di Ciangherotti sono offensive e lesive dell’immagine dell’Istituto e della persona del suo Presidente. I contenuti sono falsi e diffamatori, e valuteremo se sporgere denuncia”. E’ dura, durissima la replica dell’avvocato Cosimo Costa, presidente della Sezione Ingauna dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, nei confronti del consigliere comunale Eraldo Ciangherotti dopo che quest’ultimo, a mezzo stampa, aveva invocato “maggiore trasparenza” nella gestione dei musei di Albenga.

Ciangherotti, tre giorni fa, aveva invitato il sindaco Giorgio Cangiano a deliberare un atto di indirizzo in giunta comunale per “impegnare la Fondazione Oddi, dopo quasi 4 anni dalla sua costituzione, a perseguire finalmente le finalità previste dal suo statuto, cominciando a farle gestire, direttamente ed in prima persona, il Polo museale ingauno senza alcun affidamento ad altra Associazione. Oramai sono troppi anni che va avanti una gestione dei musei comunali senza convenzione in atto, in assoluta libertà e al di fuori di ogni norma: l’amministrazione Cangiano non può continuare ad utilizzare la Fondazione Oddi come tramite per versare contributi economici nelle casse di Associazioni ed Istituti, senza assicurare la necessaria trasparenza”.

Ieri poi il forzista aveva rincarato la dose presentando all’Ufficio protocollo di Palazzo Civico una mozione per avere chiarimenti in merito alla gestione del Polo mussale ingauno: “Ad oggi dagli accessi agli atti non risulta una convenzione vigente tra la Fondazione Oddi e l’Istituto internazionale di studi liguri. Se è vero che il Comune riconosce annualmente, con atto diretto di giunta, una somma di euro 160.000 circa alla Fondazione Oddi, la quale a sua volta finanzia, con gli stessi introiti, l’Associazione privata ‘Istituti Liguri’ dell’Avv. Cosimo Costa, come può, a norma delle leggi vigenti sulla trasparenza contabile, un Comune versare, sia pur indirettamente, nelle tasche di un’Associazione privata l’ingente somma di €70.000, solo nell’anno passato, senza stipulare con detta associazione alcuna convenzione?”.

Dichiarazioni che hanno spinto Costa a rispondere, punto su punto, alle frasi di Ciangherotti. “L’Istituto Internazionale di Studi Liguri ONLUS, riconosciuto Ente Morale con Decreto del Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 7 marzo 1947 n. 390, affonda le sue radici nella Società Storico-Archeologica Ingauna fondata in Albenga il 18 dicembre 1932. Si tratta di un Istituto di ricerca in campo storico, archeologico, artistico, linguistico, etnografico e ambientale; ha tra gli scopi anche la gestione di musei e opera sul territorio con dieci sezioni in Liguria, due in Piemonte e una a Roma; organizza convegni, mostre, giornate di studio; pubblica tre riviste e numerose altre pubblicazioni (oltre 500 volumi editi)”.

“Non si tratta quindi di un’Associazione privata dell’avv. Cosimo Costa – chiarisce – come malevolmente vuol far credere il dott. Ciangherotti nel suo attacco all’Istituto per la gestione dei musei di Albenga; vogliamo precisare, affinché lo sappia anche il dott. Ciangherotti, che il museo su sollecitazione della Società Storico-Archeologica Ingauna è stato istituito dal comune di Albenga con delibera 258 in data 26 aprile 1933 e da allora è stato gestito della Società Storico-Archeologica Ingauna e poi dall’Istituto che lo ha continuamente aggiornato anche con la creazione del Museo Navale Romano; e ciò dopo che l’Istituto stesso aveva promosso nel 1950 il primo scavo archeologico sottomarino del mondo, ospitandone poi i reperti a Palazzo Peloso Cepolla, sede della Sezione Ingauna dell’Istituto in forza del lascito testamentario del dott. Agostino Niccolari del 1947. Quindi ben prima che nascesse il dott. Ciangherotti l’Istituto era presente nella vita culturale di Albenga anche con la gestione dei musei, facendo conoscere la città a livello nazionale e internazionale”.

“Detto questo – prosegue Costa – ben vengano resi pubblici i rapporti tra l’Istituto di Studi Liguri e la Fondazione Oddi nella gestione dei musei, affinché quella chiarezza che vi è sempre stata possa essere da tutti conosciuta. L’Istituto ha sempre contribuito a mantenere aperti i musei facendo fronte con soldi propri alle spese occorrenti, anche quando le casse della Fondazione Oddi erano vuote per spese sconsiderate fatte dagli amministratori d’intesa con la amministrazione comunale di cui faceva parte il dr. Ciangherotti: distraendo a tal fine somme che il Comune di Albenga aveva invece finalizzato per la gestione dei musei. Malevolmente il dott. Ciangherotti ha chiesto di conoscere come sono stati spesi 70.000 Euro dati all’Istituto, lasciando immaginare una amministrazione poco trasparente. Invece teniamo a far presente che l’Istituto in forza di una convenzione di partenariato con la Fondazione, che prevedeva esclusivamente il rimborso delle spese vive relative alla gestione dei musei (stipendi, contributi, energia elettrica, telefono, libri paga e contabilità ecc.) e di fatto proseguita fino ad oggi, non ha mai lucrato sull’attività svolta: la situazione contabile odierna evidenzia un debito della Fondazione trascinato e incrementato ormai da anni nei confronti dell’Istituto di oltre 120.000 Euro, pari a più di due anni delle spese occorrenti per la conduzione museale. Dove sono andati a finire i soldi versati dal Comune alla Fondazione Oddi per la gestione dei musei?”.

Concludendo, “l’Istituto mette a disposizione del Comune la propria contabilità relativa ai rapporti con la Fondazione Oddi affinché possa esser fatta chiarezza sulla gestione museale da parte dell’Istituto poiché nulla abbiamo da nascondere; e chiede che la Fondazione faccia altrettanto rendendo palese la gestione finanziaria da parte di quest’ultima dei fondi messi a sua disposizione dal Comune per la gestione dei musei e diversamente spesi. Per quanto riguarda i contenuti assolutamente non veri e quindi diffamatori negli scritti e nelle affermazioni del dott. Ciangherotti nei confronti personali dell’avv. Costa (concessione del point elettorale, contributo di 70.000 Euro versato nelle tasche … dell’Associazione privata “Istituti Liguri” dell’Avv. Cosimo Costa), verrà valutata l’opportunità di sporgere denuncia nella competente sede; salvo ‘ravvedimento operoso’, come previsto dalle norme penali: staremo a vedere”.

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