Albenga. Sono stati processati per direttissima questa mattina i due marocchini, H.H. di 25 anni e K.A. di 23, arrestati dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Albenga perché nascondevano droga in alcuni accendini sapientemente trasformati in contenitori per lo stupefacente.
I due, difesi dall’avvocato Francesca Aschero, hanno patteggiato otto mesi di reclusione e 1000 euro di multa con la sospensione condizionale della pena. Entrambi, al termine del processo, sono tornati in libertà senza alcuna misura cautelare (il pm aveva chiesto che venisse applicato un divieto di dimora ad Albenga).
L’arresto ha preso le mosse da un normale conrtrollo: i due nordafricani erano seduti tranquilli ad un tavolino nel dehors del Bar “Baracca” in piazza Petrarca, a due passi dalla sede della Croce Bianca di Albenga. All’arrivo delle gazzelle dei carabinieri della Radiomobile, impegnati nei consueti pattugliamenti per prevenire la criminalità, la coppia di marocchini era anche apparsa stranamente calma.
Su richiesta dei militari, i due hanno svuotato le tasche consegnando tutto il contenuto, tra cui alcuni accendini. Probabilmente i marocchini pensavano che i carabinieri non si sarebbero accorti del fatto che erano stati modificati per contenere lo stupefacente. E invece gli investigatori non si sono fatti ingannare e hanno scoperto che gli accendini contenevano una dozzina di palline di stupefacente di cocaina ed eroina. A quel punto per i due erano scattate le manette.