Spotorno. “Finalmente Spotorno è stata liberata dall’ingombrante presenza di un sindaco ed un residuo di amministrazione che in questi ultimi due mesi ha cercato di resistere a se stessa speculando sui ritardi da se stesso generati”. Queste le parole dei tre consiglieri dimissionari del gruppo “Vivere Spotorno”, Valter Magnone, Fabio Olivieri e Cristiano Zunino, dimissioni che assieme a quelle degli altri quattro consiglieri di “Spotorno 2.0”, hanno decretato la fine dell’amministrazione guidata da Gianpaolo Calvi, aprendo la strada al commissariamento proprio a pochi mesi dalle elezioni comunali.
“Come opposizione pur avendo sempre contrastato le scelte del sindaco Calvi non abbiamo esitato a tendere la mano per cercare di risolvere alcune delle questioni lasciate aperte al momento dell’apertura della crisi, conseguente alla restituzione delle deleghe da parte di quasi tutti i componenti della maggioranza, prima Tozzini, poi il gruppo Spotorno 2.0 ed infine Marinelli transitato direttamente alla corte del capogruppo del PDL/Lega Nord. Ma dopo l’ultimo consiglio comunale la situazione è divenuta realmente insostenibile proprio nell’interesse dei cittadini spotornesi che stavano divenendo ostaggio di interessi di operatori privati”.
“Infatti il sindaco per approvare due varianti urbanistiche molto significative e di iniziativa di soggetti privati (tra cui la trasformazione in appartamenti di un importante struttura alberghiera) non ha esitato ha inserire nello stesso Consiglio di queste pratiche l’utilizzo delle somme residuate dall’avanzo di amministrazione 2014 per l’effettuazione di diversi interventi sul territorio comunale”.
“E nonostante questo goffo tentativo di mischiare gli interessi della collettività con quelli di qualche operatore privato, andando addirittura in deroga al piano regolatore appena approvato dalla sua stessa amministrazione, si è presentato all’assemblea senza maggioranza, e solo grazie alla nostra presenza i soldi degli spotornesi non sono andati perduti” aggiunge ancora il gruppo “Vivere Spotorno”.
“E in questa situazione surreale il sindaco, invece di ringraziare chi ha dimostrato con la sua presenza di anteporre l’interesse della collettività al proprio tornaconto elettorale, e di concordare un piano operativo per spendere le risorse recuperate, ha scelto di scrivere una lettera aperta con la quale si è attribuito tutto il merito del salvataggio delle risorse e ha stilato un piano degli interventi da effettuare dal quale sembra che abbia davanti non i 5 mesi che lo separano dalle elezioni ma 5 anni”.
“Per evitare che i cittadini di Spotorno continuino ad essere presi in giro da un Sindaco senza maggioranza o peggio che vengano utilizzati come scudi umani per far passare delibere di iniziativa di qualche privato lesto a cogliere la situazione di saldi preelettorali insieme ad altri consiglieri che come noi hanno dimostrato di anteporre l’interesse generale al proprio tornaconto politico, abbiamo scelto di porre fine a questa farsa amministrativa”.
“Siamo certi che i cittadini Spotornesi sapranno capire le nostre ragioni e, soprattutto, si ricorderanno nella prossima primavera di chi fino all’ultimo li ha voluti utilizzare unicamente con il fine di appagare il proprio ego” concludono i tre consiglieri.