Credito

Visite al pronto non pagate, l’Asl chiede il conto ai codici bianchi

Qualcuno pensava ad una truffa, ma in realtà l'azienda ha avviato una campagna di recupero crediti per le prestazioni erogate dai pronto soccorso coperte da ticket e non pagate

Pronto soccorso di Pietra Ligure

Albenga. Alcune sono arrivate via posta ordinaria, altre via raccomandata; alcune avevano come mittente Equitalia, altre semplicemente la Asl. Cambiano le modalità, ma la richiesta è sempre la stessa: il pagamento di prestazioni mediche e sanitarie ricevute al pronto soccorso.

Negli ultimi giorni centinaia di abitanti del comprensorio ingauno si sono visti recapitare lettere e missive con le quali si richiede loro di regolarizzare il pagamento, ancora in sospeso, per le prestazioni ricevute al pronto soccorso del Santa Maria di Misericordia di Albenga negli anni passati (le più “vecchie” risalgono al 2007).

Secondo quanto spiegato nelle lettere, ciascuna prestazione ha un costo di 25 euro: quindi due “visite” al pronto soccorso hanno un costo totale di 50 euro, tre 75 euro e così via. La cure ricevute non riguardano le emergenze (quindi i codici verdi, gialli e rossi) ma soltanto i casi che finiscono nella classificazione più bassa del triage, quindi i cosiddetti “codici bianchi”.

Come segnalato da molti, le richieste sono arrivate tramite diverse modalità: alcune per posta semplice, altre per raccomandata. Alcune erano vere e proprie cartelle di Equitalia, altre erano normali comunicazioni inviate dall’Asl2 savonese. Proprio questa mancanza di omogeneità ha portato molti a pensare che fosse in atto una qualche sorta di truffa ai danni dei cittadini e anche e soprattutto ai danni dell’Asl, utilizzata come “strumento” inconsapevole per la richiesta di pagamenti.

lettera asl codici bianchi

A mettere in allarme gli utenti del servizio sanitario nazionale è stato il fatto che, come riferito da molti, le richieste di versamento facessero riferimento a prestazioni già pagate a suo tempo oppure, all’opposto, che non sarebbero mai state erogate o perché il destinatario della missiva non si è mai recato al pronto soccorso o perché non risiedeva nemmeno sul territorio ingauno nel periodo in cui sarebbe finito all’ospedale.

Tutti questi elementi, come detto, hanno portato molti cittadini a pensare che potesse trattarsi di un vero e proprio tentativo di raggiro. In tanti, quindi, si sono rivolti all’Asl per avere spiegazioni e (tanto per non saper né leggere né scrivere) hanno deciso di coinvolgere anche “Striscia la Notizia”.

In realtà le cartelle sono autentiche e provengono proprio dall’Asl. Ciclicamente l’Azienda Sanitaria invia agli utenti che si sono recati al pronto soccorso richieste di pagamento per prestazioni ricevute in regime di “codice bianco”. Negli ultimi tempi ne sono state inviate circa 6 mila a tutti i cittadini della provincia di Savona. Queste prestazioni, che come detto non riguardano i casi “urgenti”, sono soggette al pagamento del ticket. Ovviamente durante la visita al pronto soccorso il personale sanitario visita chiunque si presenti senza chiedere la corresponsione di alcun contributo. Tale pagamento viene richiesto in seguito e può riguardare prestazioni erogate fino a dieci anni prima.

Questo tipo di “raccolta” è un obbligo di legge ed è soggetta al controllo della Corte dei Conti, dato che riguarda denaro di cui è creditore il sistema sanitario nazionale e quindi lo Stato. La differenza di mittenti (in alcuni casi Asl, in altri Equitalia) è dovuta al fatto che la campagna di recupero crediti non viene condotta unicamente dall’Azienda.

lettera asl codici bianchi

Qualora l’utente avesse già provveduto al saldo della prestazione e non fosse più in possesso della ricevuta, è possibile inviare ad Als una autocertificazione con cui si dichiara di essere già in regola coi pagamenti. Allo stesso modo, con l’autocertificazione gli utenti potranno dichiarare di non essere mai ricorsi alle cure del pronto soccorso nei termini indicati nella lettera. Come da prassi, qualora la dichiarazione dovesse risultare mendace, chi l’ha presentata ne sconterà le conseguenze dal punto di vista anche penale.