L'analisi

Sotto l’albero di Natale la Liguria trova più assunzioni (+8,2%)

Lo studio redatto da Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro apre nuovi importanti orizzonti

lavoro

Liguria. Nel quarto trimestre del 2015 sono oltre 191 mila le “entrate” programmate, tra assunzioni in senso stretto e altri tipi di contratto (di somministrazione o di lavoro parasubordinato); con una crescita del +10,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

La quota di assunzioni destinata agli under 30 supera il 30% e i contratti a tempo indeterminato raggiungono il 25,4%. Nel Lazio le possibili ricadute economiche del Giubileo sostengono le attese delle imprese, che aumentano di un quarto i posti di lavoro offerti rispetto all’anno passato. Questi i dati principali forniti dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, nell’analisi riguardante le previsioni di assunzione delle imprese dell’industria e dei servizi tra ottobre e dicembre 2015.

Per cogliere il reale andamento dell’occupazione programmata nel settore privato si è provveduto a depurare il dato grezzo delle 191 mila entrate previste dagli effetti della stagionalità, particolarmente consistenti nel trimestre di fine anno. Si scopre così che le entrate, già in costante aumento nei mesi scorsi, segnano, tra ottobre e dicembre, il valore più alto degli ultimi 13 trimestri: +10,9% rispetto al IV trimestre 2014. A tassi ancora maggiori procedono le assunzioni stabili, in aumento del 5,6% su base trimestrale e del 43,9% su base annua, attestandosi al 29,4% delle entrate totali, il valore più alto dell’intera serie storica delle indagini trimestrali di Excelsior. A trainare sono soprattutto le assunzioni a tempo indeterminato, che anche in questo trimestre aumentano del 7,3% (e del 54,7% rispetto allo scorso anno), arrivando al 25,4% delle entrate totali (+7,2 punti l’incremento della quota su base annua). Calano, o rallentano, i contratti di apprendistato e quelli a tempo determinato, mentre, tra i contratti atipici, accelerano gli interinali (sia nell’industria che nei servizi), riprendono un certo vigore quelli con lavoratori a partita IVA (soprattutto nei servizi), mentre continua la tendenza negativa dei contratti di collaborazione. La maggior fiducia nella ripresa, mostrata dalle imprese, si traduce anche in una più ampia disponibilità ad aprire le porte ai giovani: tra ottobre e dicembre, le assunzioni espressamente destinate a quanti hanno meno di 30 anni saranno 43.900.

L’aumento della domanda di giovani dell’ultimo trimestre 2015 interessa sia l’industria che i servizi e ogni circoscrizione territoriale, con il Nord Ovest che registra il valore massimo (34,8%) ed il Mezzogiorno che però segna il più elevato incremento (+3,9 punti rispetto a fine 2014, con una quota che raggiunge il 28,9% delle assunzioni programmate).

Nel Lazio, l’effetto Giubileo si fa sentire nei programmi di assunzione delle imprese: +24,6% l’incremento delle entrate previste rispetto allo scorso anno, +16,4% quello rispetto al III trimestre. Con questo vero e proprio balzo in avanti, la regione della Capitale scavalca in termini di performance anche la Lombardia, che “si ferma” al +21% su base tendenziale e al +5,4% su base congiunturale. Al terzo posto l’Emilia Romagna, quindi il Friuli Venezia Giulia e la Puglia, sempre su base tendenziale. Discreto, anche se inferiore alla media nazionale, il risultato della Liguria, dove le assunzioni dovrebbero crescere dell’8,2% rispetto al quarto trimestre 2014 e del 6,1% rispetto al terzo trimestre 2015.

Sono 6 invece le regioni in cui le entrate totali previste dalle imprese si riducono rispetto al 2014: Marche, Calabria, Trentino Alto Adige, Umbria, Abruzzo e Sardegna.