Savona. Si è conclusa il primo dicembre l’operazione Sater 02-15, l’esercitazione organizzata e condotta dal comando delle operazioni aeree (Coa) di Poggio Renatico (Ferrara), allo scopo di simulare tutte le fasi di organizzazione, ricerca e soccorso che verrebbero effettuate in caso di reale incidente aereo da parte dell’Aeronautica Militare.
L’attività inizia con il “Rescue Coordination Center” (Rcc, il centro di coordinamento per il soccorso) di Poggio Renatico che studia e pianifica uno scenario realistico per condurre le fasi di addestramento. Nel caso di quest’anno, la simulazione ha previsto la ricerca ed il soccorso di un equipaggio di volo disperso a seguito di un lancio d’emergenza.
L’Aeronautica Militare, quindi, inizia subito ad organizzare un posto di coordinamento “Search and Rescue” (Pc Sar) con la proiezione in area di operazioni e la relativa attivazione dei servizi necessari alla ricerca quali anticincendio, carburante, sanitario, meteo e di controllo del traffico aereo espletati grazie all’utilizzo di un’unità radio mobile (Urm).

Queste tipologie di esercitazioni non possono prescindere dall’impiego degli “assetti ad ala rotante” del Sar che, in modo simile a quanto effettuato anche in caso di eventi reali, restano la componente fondamentale insieme alle capacità professionali degli equipaggi di volo e del personale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas). In questa edizione, oltre ad un elicottero HH-139 del 15° Stormo di Cervia ed un elicottero TH-500 della squadriglia collegamenti di Linate (Milano), ha preso parte all’esercitazione anche un elicottero SH-90 della Marina Militare in servizio presso il 5^ gruppo elicotteri di Luni-Sarzana (Spezia).
L’attività di volo è iniziata a metà mattinata e si è protratta fino a dopo il tramonto; gli equipaggi di volo dell’Aeronautica Militare sono infatti addestrati ad operare sia in ambiente diurno che notturno, grazie all’utilizzo dei “Night Vision Googles” (Nvg, cioè visori notturni).
Le condizioni metereologiche avverse che hanno costantemente impegnato gli equipaggi di volo ed i coordinatori a terra hanno contribuito ad incrementare il valore dell’esercitazione di tutto il personale coinvolto nell’esercitazione, obbligando la direzione ad una continua valutazione e ripianificazione delle attività da condurre sul campo. Nel complesso, alle attività hanno preso parte circa 75 tra militari dell’Aeronautica e della Marina Militare, personale di croce rossa e 118 e volontari del Cnsas, effettuando 10 sortite per un totale di 12 ore volo assicurate da tutti gli elicotteri coinvolti.

Il servizio di ricerca e soccorso sul territorio nazionale è uno dei compiti istituzionali dell’Aeronautica Militare che, periodicamente attraverso esercitazioni come la Sater, addestra il proprio personale conducendo operazioni di ricerca e soccorso in ogni condizione di tempo e visibilità.
A margine della condotta delle attività, il direttore della Sater 02-2015 colonnello Cipriano ha voluto rimarcare alla presenza del personale partecipante come “questi momenti di addestramento congiunto con altre realtà dello Stato, sia esse civili che militari, costituiscono un importante arricchimento di esperienze per tutti quegli operatori che servono il Paese ed assicurano quotidianamente una cornice di sicurezza per la popolazione civile, in difesa delle libere istituzioni. Tale addestramento consente di migliorare le sinergie d’intervento tra le varie componenti di volta in volta interessate, nonché di perfezionare le procedure condivise al fine di pianificare, dirigere, condurre ed eseguire sempre più efficacemente le operazioni di soccorso a seguito di incidenti aerei in ambienti montani”.