Regione. “La Regione Liguria resta capofila del tavolo interregionale sul Demanio nell’ambito della Conferenza delle Regioni, potendo così partecipare inoltre al tavolo interministeriale per arrivare alla revisione della legge sul Demanio marittimo”. A dirlo è il Capogruppo di Forza Italia e Presidente della Commissione Demanio in Regione Liguria Angelo Vaccarezza.
“Questa notizia dà una nuova speranza di risoluzione immediata e non più procrastinabile del problema demaniale marittimo. Una riforma necessaria perché altrimenti si creerà una pericolosa situazione di vuoto normativo. Nel momento infatti in cui la sentenza della Corte di Giustizia europea, prevista in primavera, dovesse esprimere parere negativo sulla proroga, rischierebbe di rendere instabili i titoli concessori già rilasciati, in quanto potrebbero essere disapplicati sia dall’autorità amministrativa che da quella giudiziaria” prosegue Vaccarezza.
“Risulta che nei giorni scorsi la Camera abbia dichiarato tutti inammissibili gli emendamenti alla Legge di Stabilità che puntavano a trovare una soluzione temporanea all’incertezza normativa che colpisce le imprese balneari, con le concessioni in scadenza il 31 dicembre 2020. Gli emendamenti proposti dai deputati di tutti gli schieramenti politici puntavano a dare sicurezza sull’impresa e sulla vita delle famiglie e dei figli degli imprenditori balneari” spiega il capogruppo forzista.
“Il governo ha invece voluto confermare il suo intento: aspettare la prossima primavera, alle porte della nuova stagione estiva, per varare una riforma generale delle concessioni balneari. Al momento sulle concessioni balneari pende, inoltre, la minaccia della Corte di giustizia europea, chiamata dai Tar di Lombardia e Sardegna a giudicare la validità della proroga al 31 dicembre 2020. Lo scorso 3 dicembre si è tenuta la prima udienza, durante la quale la Commissione europea ha fatto emergere un orientamento negativo nei confronti della proroga. Negli anni si sono succeduti 4 governi, due legislazioni europee che non hanno fatto che accompagnare il comparto balneare lentamente al fallimento di imprese e famiglie. Il sistema bancario tra l’altro, senza titolo sicuro e certo, non finanzia gli investimenti, non eroga mutui, non rimodula i mutui in corso per le aziende in crisi” conclude Vaccarezza.