Stella. Il 25 settembre del prossimo anno sarà una giornata importante per Stella e i suoi abitanti. Quel giorno, infatti, riceveranno la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Arriverà nel paese dell’entroterra albisolese per visitare la casa di Sandro Pertini.
Tra l’altro il prossimo anno dovrebbero partire anche i lavori di restauro all’abitazione in cui Pertini trascorse gli anni dell’infanzia e alla quale era rimasto molto legato. Quella stessa casa che oggi, per volere dell’associazione che porta il suo nome, custodisce i cimeli che raccontano tutta la vita del Presidente, dalla collezione di pipe ai libri, ai ricordi del settennato al Quirinale. E’ contenta il sindaco Marina Lombardi: “E’ il regalo più bello che Stella potesse ricevere in questo periodo”.
La notizia ufficiale della visita ieri, dopo il sì del Consiglio regionale al recupero della casa del presidente partigiano, in occasione delle celebrazioni per i 120 anni dalla sua nascita. Nel giorno dell’approvazione scoppia però anche un caso politico, non tanto per il grosso della cifra, in tutto 346 mila e 500 euro, destinato al ripristino delle facciate e per altri interventi sull’edificio di cui la Regione è proprietaria per un quarto, ma per la frazione di 10 mila euro erogati per la ristrutturazione dell’Oratorio di San Sebastiano nel comune di Stella.
“Il nome, la storia, il prestigio, di Pertini usati per giustificare l’ennesimo finanziamento alla Chiesa. L’edificio non ha nulla a che vedere con la casa di Pertini” protestano Marco De Ferrari e Andrea Melis per il Movimento 5 Stelle. I due consiglieri hanno provato a introdurre un emendamento per dirottare il finanziamento alla scuola pubblica di Stella, il cui piazzale è interessato da una frana, ma l’emendamento è stato respinto da tutti gli altri partiti, ad eccezione di Rete a Sinistra, astenuta.
“E pensare che quando la Lega Nord era in minoranza in Regione – sottolineano i consiglieri 5 Stelle – aveva presentato un’interrogazione sulla sicurezza della scuola di Stella. Un anno e mezzo dopo ha votato no all’emendamento per intervenire all’istituto comprensivo di Stella, il cui piazzale è stato peraltro colpito da una frana”.