Albenga. Velivoli che compiono manovre all’apparenza spericolate e che oltrepassano il muro del suono ad altissima velocità provocando “botti” fortissimi e creando disegni e arabeschi simili a nuvole. Ha destato parecchia curiosità lo spettacolo che da questa mattina è visibile nei cieli del savonese, dove un gran numero di aerei militari ha dato vita ad un vero e proprio “spettacolo” che ha catturato l’attenzione di migliaia di persone.
In realtà non c’è nulla di “misterioso” o “allarmante” in quanto è avvenuto e sta avvenendo tuttora sopra le nostre teste: sono soltanto le manovre di Sater 02-15, l’esercitazione dell’aeronautica militare attualmente in corso Savona e Mondovì che simula la scomparsa di un velivolo militare vittima di un incidente e precipitato tra mare e montagne.
L’addestramento nell’attività di ricerca e soccorso (in gergo SAR, cioè Search And Rescue) è condotta dal Comando per le Operazioni Aeree (Coa) di Poggio Renativo (Ferrara) dell’aeronautica militare. Lo scopo principale dell’esercitazione è quello di permettere agli operatori di addestrarsi alla pianificazione, direzione, condotta e supporto da una zona isolata di tutto il complesso di incessanti operazioni di ricerca e soccorso volte ad individuare e recuperare sopravvissuti a sinistri aerei su terra in ambiente montano, operando in maniera sinergica con altre organizzazioni civili e militari.

Lo scenario, come detto, simula la ricerca di un velivolo militare disperso a seguito di incidente. Il teatro delle delle operazioni (che saranno sia diurne che notturne) è l’area delle Alpi Marittime tra Albenga e Mondovì.
Per il coordinamento delle operazioni è stata costituita una postazione di comando presso la pista delle “Alpi Marittime” di Pianfei (Cuneo): si tratta di uno sforzo congiunto per l’Aeronautica Militare in quanto diverse basi operative apporteranno servizi di controllo del traffico, sanitario, rifornimento ed antincendio. Così come in un caso reale, quindi, l’Aeronautica militare garantirà il supporto tecnico-logistico ed operativo a tutti gli aeromobili partecipanti.
Oltre ad un elicottero HH-139 dell’85^ Centro SAR di Pratica di Mare (Rimini) ed un TH-500 della Squadriglia Collegamenti di Linate (Milano), ha preso parte all’esercitazione anche un SH-90 del 5° Gruppo Elicotteri della Marina Militare di Sarzana (Spezia).

Il coordinamento delle operazioni di ricerca terrestre sono state affidate al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) della Liguria e del Piemonte che, per l’occasione, faranno intervenire i propri mezzi e diverse squadre di ricerca (medicalizzate e cinofile).

L’Aeronautica Militare garantisce giornalmente componenti specializzate Sar in grado di condurre operazioni di soccorso complesse in condizioni climatiche e di visibilità estreme, sia diurne che notturne. Svolge già da alcuni anni questo tipo di esercitazioni congiunte, in cooperazione con il Cnsas, per affinare le procedure di pianificazione, direzione, condotta ed esecuzione delle operazioni di soccorso a seguito di incidenti aerei in ambienti montani.
In quest’ottica, la Sater costituisce un’occasione davvero importante per testare in maniera sinergica, a terra ed in volo, piani, procedure tecniche e predisposizioni messe in atto dalle componenti partecipanti e dagli operatori sul campo.