Albenga. “Siamo molto preoccupati e se nell’incontro del 21 dicembre con l’assessore Viale non ci saranno certezze sul futuro dell’ospedale di Albenga e della sanità albenganese la nostra protesta andrà ad oltranza e siamo pronti ad ogni iniziativa per tutelare oltre 100 posti di lavoro e l’indotto”. Così Francesco Bertolo della Uil Fpl torna sul caso del Gruppo Sanitario Ligure dopo la protesta di ieri in Regione ed in vista dell’atteso tavolo istituzionale con la Regione.
“Questa amministrazione regionale, questa maggioranza ha veramente poca intenzione di fare chiarezza sulla delibera che rescinde il contratto con Gsl e al momento non vi è nessun atto ufficiale che possa tutelare i lavoratori e il futuro della sanità albenganese. E’ vero che dal 22 dicembre le sale operatorie sarebbero state chiuse per routine, ma è anche vero che adesso si deve organizzare la programmazione per gli interventi di gennaio…Ad oggi siamo estremamente preoccupati per il posto di lavoro di quelli che, tra diretti, a contratto e indotto, rischiano di essere 150 lavoratori, senza contare il danno complessivo per l’economia albenganese e del territorio” aggiunge.
“Il 21 organizzeremo una folta delegazione sindacale e di lavoratori per far sentire la nostra voce e ottenere chiarimenti su quello che sarà il futuro della chirurgia ortopedica e dell’ospedale ingauno”.
“La nostra intenzione è quella di proseguire con delle azioni e delle forme di lotta, ma è tutto da definire, ne stiamo parlando unitariamente come Cgil, Cisl e Uil: sicuramente non staremo a guardare né a prendere gli schiaffi. Il 21 risposte chiare o sarà protesta ad oltranza” conclude il segretario provinciale della Uil Fpl.
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