Massimino. Duecentocinquanta chilometri per tentare di salvarla ma è stato tutto inutile. Non è sopravvissuta alle gravi ferite, riportate per cause ignote, una bellissima poiana segnalata ai volontari della Protezione Animali savonese a Massimino, ai confini con il Piemonte.
“Il grosso rapace aveva una brutta frattura esposta ad un’ala ormai infetta, oltre a diverse lesioni in tutto il corpo. I volontari l’hanno subito trasferita a Genova presso uno studio veterinario specializzato in fauna selvatica; ma le condizioni ormai senza speranze dell’animale hanno costretto il medico ad abbreviargli le inutili sofferenze con una iniezione eutanasica” spiegano i volontari dell’associazione.
“La poiana è abbastanza diffusa ed in leggera crescita in provincia; si ciba di piccoli mammiferi e carogne, è poco esigente e frequenta ambienti semi-boscati con alternanza di zone a vegetazione prevalentemente erbacea in cui caccia e zone a vegetazione arborea dominante in cui colloca i nidi. È facilmente osservabile posata su pali e alberi isolati, dai quali pratica la caccia da appostamento. Sfrutta abilmente le correnti ascensionali, roteando a lungo senza battere le ali; i voli territoriali sono caratterizzati da un’alternanza di brevi picchiate ad ali semichiuse e brusche risalite. L’anno scorso l’Enpa savonese ne ha soccorse cinque, quest’anno è la seconda” concludono dalla Protezione Animali.