In crescita

Commercio, aumenta l’export della provincia di Savona: +9.8 per cento

In controtendenza con la media della Liguria, che nei primi 9 mesi del 2015 ha registrato una dinamica negativa del -5,3 per cento

Impresa alimentare

Provincia. Cresce la quantità di merci esportate all’estero dalle imprese della provincia di Savona. A stabilirlo è il report di Unioncamere Liguria sul commercio estero in Liguria nel periodo tra gennaio e settembre del 2015.

La Liguria, che rappresenta solo l’1,6 per cento delle vendite nazionali all’estero, ha registrato nei primi 9 mesi dell’anno una dinamica negativa (-5,3 per cento), passando da 5.269 a 4.990 milioni di euro: di questi 2.753 milioni sono destinati verso paesi Extra-Ue (il 55,2 per cento del totale), in calo del 13,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014 e peggiore performance tra tutte le regioni, mentre verso l’area comunitaria l’export è cresciuto del 7,4 per cento. La bilancia commerciale resta di segno negativo, -804 milioni circa di euro.

Il settore che ha maggiormente determinato questo ridimensionamento è quello manifatturiero, i cui prodotti rappresentano oltre il 90 per cento dell’export regionale e che nel periodo esaminato hanno registrato complessivamente una flessione del 6,2 per cento, in particolare le vendite dei mezzi di trasporto (-37,3 per cento l’export complessivo, -60,6 per cento quello extra-Ue).

Buona la performance dei prodotti chimici (+9,1 per cento l’export complessivo, +21,2 per cento quello verso i paesi extra-Ue) e dei prodotti metallurgici (+5,0 per cento l’export totale e +2,2 per cento l’export extra-Ue), mentre registrano una flessione i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (-8,1 per cento l’export complessivo e -8,6 per cento quello verso i paesi extra-Ue) e dei macchinari (-9,9 per cento l’export complessivo, -17,3 per cento quello verso i paesi Extra-Ue).

In aumento l’export ligure verso i mercati Ue (+7,4 per cento): al primo posto si conferma la Francia, in calo del 2,6 per cento, verso cui sono stati venduti prodotti per un controvalore di 543 milioni di euro e che rappresenta il 10,9 per cento dell’export regionale; il secondo paese Ue di destinazione è la Germania (+4,9 per cento) seguita dalla Spagna (+16,0 per cento).

Tra i mercati extra-Ue, che complessivamente hanno registrato una perdita del 13,6 per cento, il volume maggiore di vendite è stato ancora verso il Nord Africa, in particolare in Algeria anche se quasi dimezzato (-44,9 per cento), sostenuto principalmente dalla vendita di macchinari e prodotti petroliferi. Netto calo di vendite anche verso gli Stati Uniti (-50,2 per cento), il cui contributo all’export totale sale al 5,5 per cento, e la Cina (- 6,7 per cento).

In provincia di Savona l’export ha registrato un aumento complessivo pari al 9,8 per cento, sia verso l’area extra- Ue (+7,8 per cento) che verso i paesi dell’ Ue (+11,0 per cento). I prodotti chimici si confermano la voce principale dell’export provinciale, con un incremento pari al 10,6 per cento.

Scendendo più nel dettaglio, i prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca fanno registrare un aumento pari allo 10,9 per cento rispetto all’anno precedente. Crollano invece i prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (-49,6 per cento) e quelli delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (-72,6). In aumento, invece, i prodotti delle attività dei servizi di informazione e comunicazione (17,3 per cento). Calano drasticamente, invece, le esportazioni dei prodotti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (-30,9 per cento).

Sul fronte extra- Ue si riconferma la forte espansione verso gli Stati Uniti (+68,5 per cento), dove i prodotti chimici costituiscono l’82 per cento delle vendite. Al secondo posto resta salda la Romania (+110,6 per cento) verso la quale Savona esporta principalmente macchinari e prodotti petroliferi, e a seguire la Cina (-13 per cento). Nell’area Ue, complessivamente in crescita dell’11 per cento, in aumento le vendite verso i tradizionali paesi di sbocco Francia, Germania e Spagna.