Savona. “Il Comune di Savona non è stato in grado di assumere un atteggiamento responsabile contro i botti di fine anno. I possessori di cani ricorderanno”.

Recita così il cartello che da ieri campeggia sul gruppo Facebook “Una passeggiata per Savona” e su tante altre pagine dello stesso social network. L’iniziativa, nata e sostenuta da un gran numero di utenti, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’amministrazione del sindaco Federico Berruti circa la necessità di emettere un’ordinanza volta a contrastare l’uso e l’abuso dei botti di fine anno, cioè petardi e fuochi artificiali di vario genere.
In buona parte delle località della Riviera, i sindaci dei Comuni hanno emesso provvedimenti che vietano l’accensione di tali artifici. Queste iniziative hanno un duplice obiettivo: da un lato cercare di ridurre i possibili incidenti per coloro i quali utilizzano i botti più potenti senza le necessarie precauzioni; dall’altro limitare al massimo i rischi per l’ambiente e il disagio per gli animali, che avendo un udito particolarmente sensibile ai forti rumori sono gli esseri viventi che patiscono maggiormente.
Tali ordinanze, come detto, sono state promosse da un gran numero di amministrazioni comunali anche e soprattutto in accoglimento delle richieste arrivate dalle associazioni animaliste e dai cittadini più sensibili alle tematiche ambientali. Tra i Comuni che hanno deciso di muoversi in questa direzione ci sono Albenga, Alassio, Altare, Toirano, Boissano, Millesimo, Tovo, Giustenice, Magliolo e Rialto e in parte Ceriale.
Gli autori del cartello, quindi, chiedono che anche la città capoluogo di provincia si aggiunga agli altri Comuni della lista e il sindaco Berruti promulghi un’ordinanza del tutto simile a quella prodotta di suoi omologhi degli altri paesi: “Dopo aver visto che la maggior parte dei Comuni della nostra regione ha vietato i botti per motivi di sicurezza e per salvaguardare gli animali domestici e non, il nostro gruppo vorrebbe che anche il Comune di Savona nelle vesti del sindaco Federico Berruti si adeguasse a questa iniziativa civile”.
In effetti, però, il “Regolamento della convivenza civile e carta etica” contiene una prescrizione simile. All’articolo 48, circa i “Comportamenti vietati”, il documento stabilisce che
Al fine di garantire la sicurezza urbana è vietato effettuare accensioni pericolose con energia elettrica o fuochi, esplodere petardi, gettare oggetti accesi o sigarette, in luoghi pubblici o privati non adibiti allo scopo o non autorizzati.
L’articolo in questione può essere forse considerato vago e assai poco incisivo (dato che è inserito in un lungo regolamento generale), ma una indicazione circa il divieto di accendere petardi è comunque arrivata da Palazzo Sisto. Resta ora da capire se questo potrà accontentare gli autori del cartello.