Natura&cemento

Borgio Verezzi, inaugura Parco Bellotto. Il sindaco: “Le polemiche ci sono costate care” fotogallery video

Apre il parco pubblico delle polemiche, con tanto di intervento della Forestale e attacchi nei confronti dell'operazione immobiliare voluta dal Comune

Borgio V. Domani, giovedì 24 dicembre, apre al pubblico il Parco Bellotto di via Trento e Trieste a Borgio Verezzi, un parco finito al centro delle polemiche a seguito dell’operazione immobiliare nella zona: il parco pubblico è stato realizzato al posto di una villa familiare (prevista da una variante del Puc comunale approvata nel novembre 2012), ma nell’ambito dell’intervento edilizio, a carico del privato, era stata indicato dal Comune un’altra area collinare per la realizzazione di un parco pubblico che sarebbe stato il doppio di quello attuale.

Poi lo stop al progetto della villa familiare (300 metri cubi, il 3% del complesso di costruzione realizzate nella zona), con il privato che si era ritirato dall’operazione e così al posto della casa è nato il parco pubblico.

Quella di parco Bellotto è una vicenda complessa: cinquanta cittadini proprietari di immobili nel complesso residenziale Bellotto a Borgio Verezzi hanno ricevuto un verbale di infrazione amministrativa dalla Guardia Forestale, in quanto accusati di non essere in possesso del certificato di agibilità delle loro abitazioni: per loro una multa di 800 euro più le spese per ciascuna unità immobiliare da versare al Comune di Borgio Verezzi. Il complesso residenziale era stato praticamente completato già nel 2010 e abitato dal 2007.

Ma il Comune di Borgio si è sempre opposto al pagamento delle multe, andando per vie legali e bloccando le sanzioni nei confronti dei cittadini: “La Sovrintendenza aveva espresso fattibilità dell’operazione a fronte di eliminare una discesa per le auto nei box delle abitazioni, ma purtroppo le polemiche e la vicenda giudiziaria ha stoppato l’azione dell’imprenditore (che non ha completato la villa familiare), così ci siamo dovuti accontentare di un parco di 1.500 metri quadrati, mentre con l’operazione immobiliare completata potevamo ottenere un parco da ben 3.000 metri quadrati in una zona comunque accessibile e dove da poco è stata fatta anche una nuova strada” dice il sindaco Renato Daquino.

La natura vince sul cemento? “Assolutamente no, in quanto Borgio Verezzi poteva avere un parco pubblico più grande e migliore, invece…Comunque non molliamo: nella zona dove non è stato realizzato il parco è nostra intenzione fare un sentiero o qualcosa che possa essere vissuto dai cittadini e dai turisti: ci stiamo lavorando” conclude il sindaco Dacquino.

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